Ben Schmidt, professore di Storia alla Northeastern University di Boston, ha creato un’immagine per mostrare le rotte navali che l’uomo ha seguito negli ultimi 200 anni (e un video per vedere dove andassero le baleniere nel 19° secolo).
Ben Schmidt, professore di storia alla Northeastern University di Boston, ha mostrato con una visualizzazione grafica, 200 anni di viaggi oceanici, di conquiste e scoperte fatte dall’uomo. Per realizzarla, in bianco e nero, ha recuperato i dati dagli archivi del National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA).
Migliaia di linee
L’immagine ci mostra quale è stato il rapporto che l’umanità ha avuto con gli oceani negli ultimi due secoli. Le linee tracciate, in base al loro spessore, ci rivelano le principali rotte commerciali che sono state seguite e quali, di contro, sono state maggiormente ignorate.
Ma parallelamente ci mostra anche quali, e quante, siano state le avventure vissute da navigatori solitari intorno ai Continenti e alle terre emerse. Uomini e donne che hanno scritto la storia delle esplorazioni e riscritto i confini geografici del mondo conosciuto.
Lo zampino della Storia
Molti di questi dati fanno riferimento a momenti specifici e ben riconoscibili. Dalle baleniere che setacciavano il mare in cerca di avorio, olio e ambra grigia ai percorsi seguiti dalle navi militari durante la Seconda Guerra Mondiale. Sono linee che indicano, con precisione e fascino, gli interessi che l’uomo ha seguito negli due secoli. Interessi basati sul commercio, sul predominio e sulla conquista.
John BrownLee, giornalista di CoExist, ha scritto che: «Ognuna di queste linee è il vagabondaggio di un marinaio, di un baleniere o di un soldato. Ognuno rappresenta un’avventura». Ogni linea, cioè, racconta e conserva una storia che si sovrappone e si incrocia con altre possibili storie.
Caccia alle balene (nel 19° secolo)
In un altro video, invece, Schmidt mostra le rotte navali delle baleniere in un periodo di tempo più ristretto, il diciannovesimo secolo. È interessante perché rivela i percorsi seguiti dai cacciatori in quegli anni e come, con il passare del tempo, ci si spingesse sempre più lontano. In pochi minuti l’eterna sfida dell’uomo a Moby Dick.
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