XBee e Arduino sono stati scelti dall’agenzia spaziale americana per testare e monitorare i parametri di una tecnologia innovativa: Exo-Brake. La missione è partita il 7 luglio scorso con il lancio del razzo Black Brant IX.
L’annuncio è apparso ieri sul blog di Arduino ed è stato rilanciato su facebook da uno dei suoi fondatori, Massimo Banzi. Lo scorso 7 luglio, dalla stazione Wallops Flight Facility, la NASA ha lanciato in orbita Black Brant IX, un razzo suborbitale incaricato di testare alcune tecnologie wireless nello spazio. Grazie soprattutto a XBee e Arduino.
I test innovativi per la tecnologia Exo-Brake
A bordo del razzo verranno effettuate tutte una serie di sperimentazioni riguardo alla tecnologia Exo-Brake che, per la NASA, potrebbe rappresentare una valida e possibile alternativa per la fase “di ritorno” di alcune sue missioni. Soprattutto quelle che riguardano i cargo di rifornimento per la Stazione Spaziale Internazionale e alcune piattaforme orbitanti.
XBee raccoglierà dati da sensori che monitoreranno la temperatura, la pressione dell’aria e tre diversi parametri di accelerazione. Per l’agenzia rappresenta uno dei test principali e più attesi per verificare l’efficacia di questa soluzione. Il primo che comprende XBee.
La scelta della NASA
Il team ha costruito un gateway servendosi di un Arduino Mega, XBee e un modulo d’Iridio. L’Arduino Mega è usato per gestire le comunicazioni tra la rete locale wireless di XBee e il satellite, come riporta lo schema sottostante:
L’agenzia spaziale americana ha sfruttato dei componenti già commercializzati ma, dove possibile, ha iniziato a sviluppare alcuni strumenti e applicazioni per accelerare alcuni processi. Si tratta di una scelta che la NASA ha fatto nel momento in cui ha deciso di puntare sui sensori wireless, come sottolinea Rick Alena, uno degli ingegneri che sta seguendo il progetto: «È una tecnologia che ci permetterà di misurare e confrontare parametri fondamentali riguardo alla pressione aerodinamica, alla temperatura e ad altri fattori toccati dalla tecnologia Exo-Brake durante la fase di rientro dallo spazio».
Fonte (e foto): arduino.cc
@ilmercurio85