Un ambiente pensato per far convivere startup, tecnologia e impresa: “Non vogliamo essere uno showroom di tecnologia ma un luogo dove si fa esperienza” ha detto Angelo d’Imporzano Senior Managing Director di Accenture all’inaugurazione
Milano ha un nuovo polo dell’innovazione. Si chiama ACIN (Accenture Customer Innovation Network) ed è un hub di oltre 1200 metri quadrati e 16 sale in piazza Gae Aulenti.
Alla presentazione dello spazio era presente il sindaco Beppe Sala che ha ricordato il ruolo della città di Milano come polo di attrazione per aziende che lavorano con la tecnologia: “Ormai le società internazionali non pensano più se investire in Francia, in Italia, in Germania ma guardano alle grandi città e tra queste in Italia c’è Milano”.
La casa dell’Open Innovation
Il nuovo ACIN è un ambiente pensato per far convivere startup, tecnologia e impresa ma soprattutto è un luogo fisico dove si può sperimentare con mano la potenzialità degli strumenti tecnologici. “Non vogliamo essere uno showroom di tecnologia ma un luogo dove si fa esperienza” ha spiegato Angelo d’Imporzano Senior Managing Director di Accenture, Responsabile Consumer Goods & Retail per Europa e America Latina, “ACIN è ambiente dove è possibile immaginare, esplorare, scoprire nuovi servizi digitali, un luogo quindi in cui confrontarsi con realtà diverse e risolvere le sfide che attendono le aziende” e ha aggiunto “vogliamo essere il punto di riferimento per le organizzazioni che cercano di guadagnare competitività, mettendole in connessione con il più ampio ecosistema digitale, aiutandole a creare nuove opportunità di business.”
“Le tecnologie digitali sono sempre più convergenti, i consumatori sempre più esigenti, e quindi gli operatori sono costantemente sotto pressione per non farsi surclassare dai competitor”. ha commentato Sander van ’t Noordende, Group Chief Executive Accenture Products. “Le aziende che si interfacciano con i consumatori hanno necessità di innovarsi continuamente per garantire flessibilità e agilità per ogni funzione aziendale. Il nostro nuovo Centro milanese è parte integrante dell’Accenture Innovation Architecture, che riunisce le competenze di tutta l’azienda, da quelle rivolte alla ricerca, alle acquisizioni, i laboratori, a quelle relative agli studi e ai centri di innovazione passando per i delivery center per aiutare i clienti a sviluppare, scalare e offrire a innovazioni disruptive.”
La digital fashion boutique
Il centro è articolato in diversi ambienti, tutti dall’alto tasso tecnologico. Tra questi un prototipo del ‘fashion store del futuro’, uno spazio allestito come una digital fashion boutique in cui l’esperienza, viene modulata in funzione del consumatore che la vive, attraverso la raccolta sistematica delle informazioni. Nella boutique il consumatore ha la possibilità di conoscere il processo di creazione dei capi e di personalizzarli grazie a sistemi di realtà virtuale. Le interazioni nel negozio vengono raccolte e sommate a quelle raccolte online, così da profilare e soddisfare al meglio il consumatore. In quest’ottica, Accenture Interactive, per esempio, ha realizzato la eBoutique per Larusmiami, inserendo nello spazio commerciale un ‘video commerce’, che consente di vivere l’heritage del brand e interagire in tempo reale con i dettagli dei prodotti.
La casa connessa
Al negozio fashion del futuro si aggiunge anche uno spazio dedicato alla ‘casa connessa’, un ‘grocery store’, una sala ‘inspire’ a tecnologia immersiva dove vengono illustrate le trasformazioni in corso nel mondo del lavoro, una sala ‘envision’ dove le idee generate nei laboratori vengono concretizzate e mostrate sotto forma di soluzioni reali per le aziende.
La connected home situata all’interno di ACIN è articolata in tre ambienti che simulano la routine quotidiana di ognuno di noi. Ciascuna di queste tre aree è potenziata da tecnologie multifunzione, connesse con il consumatore e collegate tra di loro, e che interagiscono con l’individuo in maniera semplice e intuitiva facilitata da un’intelligenza artificiale, proprio come un’assistente personale.
Samantha, raccogliendo e analizzando i dati sulle preferenze del consumatore, riesce a fornire servizi su misura secondo le sue specifiche esigenze e abitudini, e a soddisfare i suoi bisogni prima che vengano manifestati.
Per esempio in bagno, lo smart mirror riconosce tratti e segni del volto e raccoglie una serie di informazioni sul nostro stato di salute. Tutti questi dati vengono quindi elaborati dall’assistente virtuale che formula una serie di suggerimenti ad hoc.
Connected kitchen
I consigli dell’assistente diventano suggerimenti per la propria alimentazione: sul living table, tavolo dotato di uno schermo digitale interattivo e touch, il consumatore può sfogliare ricette e selezionare i prodotti che più soddisfano le sue esigenze.
La connected kitchen è il sogno di ogni donna che si divide tra casa, famiglia e lavoro infatti segnala quali dei prodotti visualizzati sul tavolo vanno comprati, gli ingredienti necessari per le ricette, le scorte in esaurimento, raccogliendo dati anche da altri ambienti della casa (come per esempio dalla lavatrice, in grado di segnalare quando è il momento di acquistare il detersivo).
Il supermercato del futuro
Ci sarà un tempo in cui faremo la spesa in modo diverso. A quanto pare quel tempo all’ACIN è già arrivato con il Grocery Store. All’interno di questo supermercato il consumatore si identifica all’ingresso con tecnologia NFC. Il retailer immediatamente avvisa sull’avanzamento nella preparazione della spesa in base alla lista compilata a casa e fornisce proposte personalizzate analizzando in realtime, con algoritmi di intelligenza artificiale, lo storico degli acquisti e il carrello in corso. A questo punto si entra a contatto con la merce ed è possibile approfondire tutto sugli alimenti a partire dalla storia del prodotto, dai valori nutrizionali, allergeni etc.
La grande disponibilità di informazioni viene fruita in maniera digitale attraverso tecnologie come il kinect, display interattivi e un virtual wall che garantisce una ampissima profondità di assortimento al consumatore e permette al rivenditore di ottimizzare lo spazio in store,
principalmente dedicato a prodotti freschi, nuove occasioni di consumo immediato e socializzazione.