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Fabio Battelli, partner di Deloitte Risk Advisory: «L’utilizzo massivo del metaverso industriale ci consentirà di riprodurre in digitale ambienti fisici. Questo permetterà di prevedere il margine di errore»
Quali saranno i trend del Tech in questo anno appena iniziato? Il report annuale “Tech Trends 2024” elaborato dalla società di consulenza Deloitte, alla 15esima edizione, delinea uno scenario abbastanza chiaro. La spesa per le tecnologie più innovative sembrerebbe crescere a doppia cifra nei prossimi anni, anche nel nostro Paese. Dall’IoT al cloud, dall’artificial intelligence alla sua versione più moderna GenAI sono alcuni tra i temi più in voga, ma quali direzioni prenderà il Tech nei prossimi anni? Durante SIOS23 Winter, Fabio Battelli, partner di Deloitte Risk Advisory in un’intervista ci ha riassunto i concetti chiave del report così: «L’utilizzo massivo del metaverso industriale ci consentirà di riprodurre in digitale ambienti fisici e questo permetterà di prevedere il margine di errore prima che lo si verifichi. Questo aspetto sarà molto importante nel manufacturing e in tanti casi d’uso perché modificherà il modo in cui produciamo le cose. Si passerà da un’AI generalista, come quella che abbiamo avuto modo di conoscere in questi mesi, a una più specializzata, e questo consentirà alle organizzazioni di trarne beneficio».
I risultati dell’analisi di Deloitte
Dal report annuale “Tech Trends 2024” di Deloitte emerge che la realtà aumentata e virtuale per le applicazioni consumer ha attirato molta attenzione, anche negli ambienti industriali. Le aziende utilizzano, ad esempio, il metaverso per la creazione di digital twins, simulazioni spaziali, istruzioni di lavoro potenziate e spazi digitali collaborativi che rendono fabbriche e attività commerciali più sicure ed efficienti. Lavoratori di fabbrica, progettisti e ingegneri traggono beneficio dall’interazione immersiva in 3D, attraverso dispositivi come tablet e occhiali intelligenti. L’asset 3D sta aprendo la strada a una rete spaziale operativa, per accelerare le modalità di lavoro. Grazie a una potenza di calcolo più efficiente e veloce e a nuovi dati di addestramento per i sistemi di AI, la tecnologia generativa può imitare la cognizione umana in vari modi. Indipendentemente dal fatto che sia “intelligente” in un senso più filosofico del termine, lo fa in senso pratico, creando nuove opportunità con guadagni in termini di produttività ed efficienza negli ambienti aziendali. Ora che le macchine si avvicinano molto agli esseri umani, la domanda diventa: “Come tutto questo influenzerà le imprese e il mondo in generale?”. Se i servizi cloud tipici forniscono ancora più funzionalità di quanto sia necessario per la maggior parte delle operazioni aziendali, il report di Deloitte segnala che stanno emergendo nuove necessità di hardware specializzati su cui le aziende leader oggi stanno lavorando, andando anche oltre la computazione binaria tradizionale. I modelli di business, le tecniche di modernizzazione e la fiducia in questi nuovi strumenti dovranno integrarsi bene con le innovazioni pionieristiche, in modo che le imprese possano efficientare i processi sempre di più e potenziare l’ingegneristica. Adesso si punta a migliorare la produttività quotidiana con strumenti integrati e intuitivi che consentono di generare valore tecnologico. Negli anni a venire, secondo Deloitte, è probabile che le aziende sviluppino un piano di benessere altamente personalizzato e integrato in tutto lo stack tecnologico, compresi investimenti in tecnologie auto-riparanti che puntano a ridurre le future esigenze di modernizzazione. Con la proliferazione di strumenti di intelligenza artificiale sempre più avanzati, però, è più facile incappare in malintenzionati che eludono anche i controlli di accesso tramite riconoscimento vocale e facciale. Tuttavia, Deloitte riferisce che le organizzazioni leader sono al lavoro anche sul tema della cybersicurezza per identificare i contenuti dannosi e rendere i propri dipendenti più consapevoli dei rischi.