I videogiochi di un tempo hanno ancora tanto da insegnare
Su una console next gen non è poi così raro vedere girare titoli antichi. Ma in questo caso non si tratta di remake o vecchie glorie rispolverate per il XXI secolo. Banana Bytes è una delle startup innovative che compongono l’ecosistema globale, dove spesso e volentieri si pescano videogiochi niente male. La sua opera prima, Sophstar, è un arcade ispirato agli sparatutto a scorrimento verticale di qualche decennio fa. Disponibile anche su Xbox Series X/S è gameplay allo stato puro, ideale per chi nel periodo delle vacanze non ha voglia di fronzoli o trame troppo profonde.
Sophstar è uno shoot’em up in cui dobbiamo pilotare una navicella spaziale. La scelta è ampia, con nove modelli a disposizione, ciascuno con le proprie caratteristiche estetiche e tecniche. Alcune di queste macchine da guerra hanno armi secondarie notevoli e salvifiche nei momenti più difficili, altre vantano poteri iper tecnologici, come il teletrasporto per uscire da situazioni di accerchiamento. A livello grafico la software house brasiliana ha voluto ritagliare lo schermo con una risoluzione di 240×320 pixel per sottolineare, se mai ce ne fosse stato bisogno, a che epoca videoludica si è ispirata.
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Come arcade, Sophstar è frenetico, con una evoluzione costante degli scenari di gioco: la mappa si riempirà di nemici e piogge di proiettili da schivare, saggiando così la velocità di riflessi del pilota/gamer che dovrà fare di tutto per zigzagare nei cieli. Divertente e colorato, è un indie discreto che, grazie a una fluidità costante, è in grado di sollevarvi da terra per sessioni mordi e fuggi di divertimento vintage.