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Al termine di Science for Peace and Health, Fondazione Veronesi lancia un appello a istituzioni, case farmaceutiche, centri di ricerca, media e cittadini
Convivere con un virus che, fino a soli due anni fa, era uno sconosciuto. È quello che accade oggi e che ha colto quasi tutti di sorpresa. Istituzioni, governi, imprese e scienziati sono stati, in primis, messi a dura prova. Cosa si poteva fare meglio e cosa si potrà fare per imparare a vivere meglio con il Covid e attrezzarci per affrontare pandemie future? Sono stati tanti i temi trattati in questa 13° Conferenza Mondiale Science for Peace and Health, promossa da Fondazione Umberto Veronesi e organizzata in collaborazione con l’Università Bocconi, con i patrocini, tra gli altri, del Ministero della Salute e della Transizione Ecologica. “NEXT. ATTUALITÀ E PROSPETTIVE: RIPENSIAMO AL DOMANI DOPO LA PANDEMIA” è giunto al termine e sul sito di Fondazione Umberto Veronesi, oltre che sul canale dedicato di StartupItalia, è possibile rivedere le giornate della conferenza.
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Rivedi la diretta dell’ultima giornata:
L’appello di Fondazione Umberto Veronesi per la ricerca scientifica e i vaccini
Dal 15 al 18 novembre si è parlato di misure messe in campo dai Governi, delle risposte fornite dalla scienza e della messa a punto dei vaccini anti-Covid in tempi record, delle disuguaglianze che il Covid ha esacerbato a livello socio-economico e della crisi ecologica. In particolare, l’appello che lancia Fondazione Umberto Veronesi si rivolge alle istituzioni, alle case produttrici di farmaci e vaccini anti-Covid 19, agli scienziati, esperti, Scuole, Università, centri ricerca, ai media e ai singoli cittadini affinché ciascuno faccia la propria parte agendo per il bene comune. Le istituzioni sono chiamate a moltiplicare le risorse per la ricerca scientifica, a rispettare accordi e impegni presi per garantire a tutti l’accesso ai vaccini e a instaurare una comunicazione positiva e corretta con la cittadinanza per fugare dubbi, paure ed errate convinzioni che sono alla base dell’esitazione vaccinale; alle case farmaceutiche si chiede di garantire a tutti la possibilità di vaccinarsi anche mettendo a disposizione i vaccini al prezzo di costo; agli scienziati ed esperti di promuovere un pensiero critico e di non prestarsi a condividere messaggi faziosi, incompleti e manipolabili in sede di grande attenzione mediatica; ai media di diffondere notizie e aggiornamenti rigorosamente fondati sull’evidenza scientifica e ai singoli cittadini di avvicinarsi a nuove conoscenze con spirito critico e scevro da pregiudizi, nell’ottica della formazione di una più inclusiva cittadinanza scientifica.