Mercoledì 30 novembre 12 laboratori in tutto il mondo faranno un esperimento di fisica con le sequenze di dati dei giocatori. Alla Sapienza l’unico esperimento italiano
Gli appassionati di scienza ed in particolare di fisica quantistica, oggi saranno in fermento. Per il 30 novembre, infatti, è fissato l’esperimento del Big Bell Test: diversi laboratori internazionali porteranno avanti in simultanea esperimenti di fisica quantistica avvalendosi di una componente speciale: l’imprevedibilità della natura umana. Un gran numero di persone verrà coinvolto grazie a Internet a prendere parte all’esperimento. Semplicemente giocando a un videogame online. Tutti possono partecipare: basta andare sul sito www.thebigbelltest.org. Il BIG Bell Test (BBT) è un esperimento mondiale che in Italia sarà seguito solo dall’Università Sapienza di Roma.
Che cosa è il Big Bell Test
Il Bell Test deriva dal teorema di Bell, che afferma che “nessuna teoria fisica locale e realistica a variabili nascoste può riprodurre le predizioni della meccanica quantistica”. Molti misteri della fisica introdotti dallo studio delle particelle restano in buona parte all’attenzione degli scienziati ancora oggi, che si confrontano con la doppia natura delle stesse, e con i loro comportamenti paradossali: minuscole particelle che si parlano attraverso distanze abissali, oggetti che si comportano in maniera diversa quando non vengono osservati, previsioni della fisica quantistica totalmente lontane dal senso comune.
Il fattore dell’imprevedibilità
Gli esperimenti sulle disuguaglianze di Bell sono progettati per verificare se il mondo reale obbedisce o meno alle relazioni di disuguaglianza previste dal teorema di Bell. “L’idea base dell’esperimento è che se la Natura scoprisse cosa stiamo per chiederle, potrebbe ingannarci preparando una risposta ad-hoc” spiega Morgan Mitchell, fisico all’ICFO, The Institute of Photonic Sciences di Barcellona, che coordina il progetto. “In questo contesto, persone che compiono tante scelte indipendenti diventano una risorsa preziosa, l’unica via per poter porre domande imprevedibili – non importa quali segreti la Natura cerchi di nasconderci.” L’esperimento che verrà messo in pratica domani su scala globale vuole sfruttare i comportamenti dei partecipanti casuali e l’imprevedibilità umana per associare questi dati alle particelle quantistiche.
L’esperimento alla Sapienza di Roma
Il videogioco nel quale saranno chiamati a cimentarsi gli utenti, operativo per tutto il giorno, consiste nel creare sequenze di 0 ed 1 il più casuali possibili: questi bit saranno trasmessi in diretta ai laboratori e determineranno – in modo quindi del tutto imprevedibile – le “domande poste”, ossia quali misure effettuare, su oggetti quantistici che includono atomi, fotoni e superconduttori. Le strutture coinvolte nel Progetto sono 12 ed il dipartimento di Fisica dell’Università Sapienza di Roma, diretto da Paolo Mataloni, è l’unico partner italiano che partecipa con un esperimento nel Quantum Information Lab del Dipartimento di Fisica, diretto da Fabio Sciarrino. “Il Dipartimento di Fisica della Sapienza è l’unica istituzione con due esperimenti, uno condotto a Roma, diretto da Fabio Sciarrino, l’altro realizzato presso l’Università di Concepcion in Cile, all’interno di una collaborazione che vede coinvolti 4 paesi: Cile, Spagna, Svezia e Italia” ha detto Paolo Mataloni. L’esperimento realizzato presso il Quantum Information Lab della Sapienza utilizza quattro fotoni, entangled ovvero “aggrovigliati a coppie” spiega il responsabile del Laboratorio Fabio Sciarrino: “Il nostro obiettivo è di osservare la non-località quantistica in una rete costituita da diversi nodi e ‘pilotata’ in remoto dalla casualità generata dai diversi giocatori del BIG Bell”. Per conoscere i risultati degli esperimenti basta aspettare domani, giovedì 1 dicembre.