World Obesity Day: qual è la situazione in Italia? Nel nostro Paese hanno problemi di eccesso di peso circa 25 milioni di persone
Oggi si celebra in tutto il mondo il World Obesity Day, una giornata di sensibilizzazione sul tema dell’obesità promossa dalla WHO (World Health Organization) a partire dal 4 marzo 2020. L’obiettivo? Individuare soluzioni pratiche a un problema ancora poco noto e troppo sottovalutato, in forte aumento negli ultimi due anni a causa dei lunghi periodi trascorsi dalle famiglie in lockdown.
World Obesity Day: forte aumento in Italia e nel mondo
Il sovrappeso e l’obesità rappresentano una gravissima emergenza mondiale per la salute pubblica: ne soffre il 50% degli adulti e il 30% dei bambini e adolescenti di tutto il pianeta. Sia bambini sia adulti mangiano troppi amidi e troppe proteine, elementi che sono entrambi al centro dell’accelerazione dell’invecchiamento.
Lo riporta la Fondazione Valter Longo, nata nel 2017 su iniziativa di Valter Longo, Professore di Biogerontologia e Direttore dell’Istituto di Longevità alla University of Southern California – Davis School of Gerontology di Los Angeles, per portare avanti attività di ricerca e cura in relazione alle problematiche legate all’alimentazione, prendendo come punto di riferimento i regimi alimentari dei cluster di popolazione più longevi e cercando di diffondere una corretta cultura del cibo.
Allarme bambini
L’ultimo report italiano (Italian Obesity Barometer Report 2019), realizzato da IBDO Foundation in collaborazione con ISTAT, è preoccupante: quasi la metà degli italiani è in sovrappeso e un cittadino su 10 è obeso. In particolare, nel nostro Paese hanno problemi di eccesso di peso circa 25 milioni di persone.
La situazione riguarda anche i bambini: 4 su 10 sono sovrappeso o obesi (il 42% dei bambini e il 38% delle bambine). Dopo quelli di Cipro, i giovani italiani sono i più sovrappeso d’Europa, allo stesso livello di Grecia e Spagna, nonché degli Stati Uniti.
Non sorprende quindi la crescita dell’attenzione su questo tema e l’aumento delle richieste affinché i governi diano vita a campagne di educazione e sensibilizzazione per una sana nutrizione e un corretto stile di vita.
World Obesity Day: come abbinare gusto e sana alimentazione
Le attività di prevenzione e cura dell’obesità, realizzate grazie a un team di biologi, nutrizionisti ed educatori, sono centrali in tutti i programmi della Fondazione Valter Longo, che nel 2021 ha incontrato 12.230 studenti nelle scuole del territorio nazionale e che oggi, per il World Obesity Day, offre consulti gratuiti a distanza.
La ricetta della “pizza della longevità”
Per l’occasione è stata diffusa anche la “pizza della longevità”, che spiega come sia possibile abbinare i piaceri della tavola a un’alimentazione sana. Una ricetta tanto semplice quanto attenta agli ingredienti giusti. In primo luogo, l’uso della farina. “Si raccomanda l’utilizzo di farine integrali”, sottolinea Romina Cervigni, responsabile scientifica della Fondazione Valter Longo. “Di solito quando le pizzerie propongono “pizze integrali” si riferiscono a una piccola percentuale, anche del 5%, di farina integrale, mentre il 95% dell’impasto è costituito da farine raffinate; quindi, è un po’ fuorviante per il consumatore. Noi suggeriamo di utilizzare il 100% di farine integrali. Inoltre, la scelta di condimenti gustosi, ma senza mozzarella o altri formaggi, permette di rendere la pizza più digeribile e leggera, da introdurre tranquillamente all’interno di uno stile di vita sano”.
Ingredienti (dosi per una pizza di 150 g di massa):
– 50 ml di acqua in bottiglia leggermente tiepida (rappresenterà 1/3 della pizza
– 100 g di farina integrale di grani antichi macinata a pietra (o altra farina integrale)
– 2 g di sale
– 3 g di lievito di birra
– 10 ml di olio
Mescolare in una ciotola capiente acqua, lievito, sale e olio. Aggiungere la farina e mescolare dapprima con un cucchiaio di legno, e poi con le mani. Se l’impasto risulta appiccicoso, aggiungere altra farina. Ammassare l’impasto e creare una pallina dai bordi lisci e senza buchi e fessure. Disporre su di una teglia oliata e ricoprire con la pellicola trasparente per non far entrare l’aria. Lasciar riposare per qualche ora in un ambiente tiepido (esempio nel forno spento, con la luce accesa). Nel caso si preparino più dosi, bisognerà amalgamare l’impasto insieme e dividere le palline per ogni singola pizza, facendole di uguali dimensioni (meglio pesare l’impasto totale e suddividere secondo le porzioni). Quando sarà lievitata, stendere la pizza senza schiacciare troppo l’impasto e con un filo d’olio. La si può prendere da un lato e far allungare “per gravità”, in modo da non schiacciarla e bloccare la lievitazione. Condirla a piacere, magari con salsa di pomodoro con peperoncino, alici, capperi, olive nere, origano. Oppure: salsa di pomodoro, tonno, cipolla, carciofini e origano. O ancora: passata di pomodoro e verdure tagliate sottilissime, come melanzane, zucchine, cipolla e origano. Si cuoce a 250 gradi per 5-10 minuti.