È stata inserita da Forbes tra le 20 donne africane più influenti al mondo. Ora Patience Mthunzi, giovane scienziata sudafricana, è vicina al suo obiettivo: «Contrastare il virus dell’HIV con i laser»
Science Tech
Kenneth Shinozuka progetta e crea dispositivi dotati di sensori per aiutare gli anziani: «Il mondo che immagino è quello dove la tecnologia è davvero in grado di migliorare la vita di tutti noi».
Nei laboratori dell’Istituto Italiano di Tecnologia, un team guidato da Silvia Giordani lavora alle “nanocipolle” , nanomateriali e marcatori fluorescenti in grado di navigare verso le cellule tumorali per penetrare al loro interno e facilitarne la cura
Verrà portata in Cile e montata sul Large Synoptic Survey Telescope. Con una risoluzione di 3.2 gigapixel permetterà di svelare, a partire dal 2022, alcuni dei segreti più attesi dell’Universo.
Eko Devices ha creato uno stetoscopio intelligente che permette, grazie a un’app, di registrare e risentire quello che il medico ha ascoltato. Ma questo è solo il punto di partenza per un obiettivo più ambizioso: diventare lo Shazam della medicina.
Si chiama DentaSlim-Up il device che limita i movimenti della lingua durante la masticazione e aumenta tempi necessari all’assunzione del cibo (favorendo il senso di sazietà). Inventato da un team italiano ha vinto il contest nazionale per startup dell’Ordine Nazionale dei Biologi.
La prima plastica ecosostenibile è stata sviluppata da una startup catanese, Kanèsis, crasi tra la parola canapa e il termine greco κίνησις (kinesis), ossia “movimento”. Un materiale innovativo ideato da un giovane studente di ingegneria, Giovanni Milazzo, e dal suo team.
Il primo smartwatch per non vedenti è stato inventato in Corea del Sud. Ha un’autonomia di 10 ore e costerà circa 300 dollari. Migliorerà l’accesso alle informazioni e le abilità dell’utente nell’uso del sistema braille.
Burak Ulasm, studente del College Planetarium di Smirne, in Turchia, ha composto una “sinfonia” con gli accordi registrati dalle pulsazioni di una stella (Y Cam A). Il risultato è una musica celeste, dotata di particolare sensibilità e dolcezza.
La FDA (Food and Drug Administration) ha approvato il primo farmaco stampato in 3D. Combatte l’epilessia e, attraverso tecnologie innovative, risulta essere addirittura più solubile e digeribile rispetto alle pillole attualmente sul mercato.