È una tecnologia sviluppata e validata in Italia dall’Istituto Oncologico di Milano e dell’Università Tor Vergata di Roma. Riesce a individuare la presenza del tumore ai primissimi sintomi grazie a micro-bilance al quarzo.
Science Tech
Thermal Exchange è un esperimento realizzato da Argotec all’interno del progetto ARTE dell’Agenzia Spaziale Italiana. Permetterà di verificare, in condizioni di microgravità, il comportamento delle “heat pipe” e favorire lo scambio termico passivo. Il lancio è avvenuto stamattina. Prossima fermata? La Stazione Spaziale Internazionale.
La ricerca arriva dalla Duke University ed è stata testata da un gruppo di scimmie. È una soluzione che potrebbe, in futuro, cambiare la vita di chi soffre di paralisi.
Alcuni ricercatori dell’Institute for Integrative Nanosciences di Dresda hanno inventato una particolare elica che aiuta gli spermatozoi nel loro compito. È una nuova tecnica per combattere il problema dell’infertilità maschile.
Alcuni ricercatori hanno sviluppato degli stivali ascellari da pesca dotati di sensori per la temperatura. In questo modo è possibile identificare le zone più ricche di pesce e raccogliere dati sui corsi d’acqua
La NASA ha deciso di mandare alcune piccole opere d’arte su un asteroide chiamato Bennu. C’è tempo fino al 20 marzo per inviare i propri lavori e sperare di poter lasciare una traccia del proprio talento nello spazio.
Monitorare un vettore come una zanzara non è semplice come nella trasmissione fra esseri umani e anche con i sintomi l’automonitoraggio non sempre è efficace. Ecco perché non è possibile replicare il caso Ebola.
Un anno di attività racchiusa in un unico video (spettacolare) pubblicato dalla NASA su youtube. Il materiale è stato raccolto dal Solar Dynamics Observatory, la sonda lanciata nel 2010 che, senza sosta, studia la nostra stella.
Elastico e a base d’acqua, contiene sensori, luci led e altri dispositivi elettronici. È in grado di aderire persino alla ceramica, al titanio, al vetro e all’alluminio: ecco l’innovativo cerotto creato dagli ingegneri del Massachusetts Institute of Technology.
Gli scienziati della Southampton University hanno sviluppato una nanotech in cinque dimensioni, in grado di contenere fino a 360 Terabyte di informazioni. Questi piccoli dischetti possono contenere interi archivi, conservandoli per miliardi di anni.