Alcuni ricercatori australiani e tedeschi hanno realizzato, studiando l’idrogeno presente nell’Universo, la mappa più dettagliata esistente della Via Lattea. E poi ne hanno fatto un video.
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La Disney ha appena reso noto un nuovo robot che saltella e si muove esattamente come Tigro, uno degli amici più stretti di Winnie The Pooh, l’orsacchiotto nato nel 1926 e acquisito dall’azienda di Burbank nel 1961
Nathan Copeland, 28 anni, paraplegico, ha ritrovato il senso del tatto tramite le dita di un robot. Dodici anni dopo il suo incidente. Tutto grazie ad una sperimentazione particolare condotta dall’Università di Pittsburgh e dalla Darpa.
Kiara Nirghin ha creato un materiale speciale usando bucce d’arancia e olio di avocado che trattiene l’acqua nel sottosuolo dei campi. Ha vinto i 50 mila dollari del premio di Google dedicato ai giovani scienziati da tutto il mondo
L’hanno ideata i ricercatori della Binghamton University: un’applicazione in grado di avvisare il personale con un messaggio, direttamente sullo smartwatch di chi è in turno, ovunque si trovi nella struttura. Permetterà agli operatori sanitari di rispondere prima e meglio alle chiamate dei pazienti.
Alcuni ricercatori israeliani hanno realizzato dei nanobot (in questo caso capsule di DNA) per controllare a distanza il rilascio di farmaci in organismi da laboratorio. Più precisamente scarafaggi. Un giorno, forse, avremo una tecnologia che ci permetterà di curare alcune malattie “a distanza”.
Un team dell’Università del Vermont, guidato da Laura Sonter, ha quantificato il valore dei parchi e delle attività outdoor per il turismo attraverso l’analisi di 7mila fotografie geotaggate su Flickr.
Da Brooklyn un team di giovani ricercatori ha messo a punto un metodo per creare in laboratorio ossa umane, partendo dalle proprie cellule.
I ricercatori della Iowa State University hanno realizzato una batteria da 2,5 Volt a base di alcool polivinilico che si dissolve in acqua in 30 minuti. In futuro potrà essere utilizzata per dispositivi medici da impiantare nel corpo umano, per sensori ambientali temporanei e per dispositivi militari che non devono cadere nelle mani del nemico.
L’Università di Houston ha sviluppato un software di Intelligenza Artificiale in grado di leggere le mammografie con un’accuratezza vicina alla perfezione. Permetterà di individuare i falsi positivi e di evitare a molte donne le conseguenze, psicologiche e fisiche, di una diagnosi errata.