Al via alla Fondazione I.R.C.C.S. Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano il progetto MIND-VR, le sperimentazioni sulla Realtà Virtuale a supporto di medici e infermieri per la gestione di stress e ansia durante l’emergenza sanitaria causata dal Covid-19
La Realtà Virtuale a supporto di medici e infermieri per la gestione di stress e ansia durante l’emergenza sanitaria causata dal Covid-19: le sperimentazioni sono iniziate qualche tempo fa alla Fondazione I.R.C.C.S. Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano. Il progetto, MIND-VR è stato realizzato grazie alla collaborazione tra l’Università degli Studi Milano Bicocca e AnotheReality, startup italiana specializzata in spatial computing e natural user interaction. Il CTO & Co-Founder di AnotheReality, Fabio Mosca: “Orgogliosi di aver potuto contribuire a realizzare un progetto a favore di chi lotta quotidianamente in prima linea contro il Coronavirus”.
La Realtà Virtuale per gestire l’ansia
MIND-VR, il progetto di Realtà Virtuale con contenuto psicoeducativo dedicato a supportare nella gestione di stress e disturbi d’ansia medici e infermieri impegnati a combattere in prima linea contro il Coronavirus, è nato grazie a una campagna di crowdfunding a luglio 2020, dopo essere stato selezionato a gennaio 2020 nell’ambito di Bicocca Università del Crowdfunding, programma di finanza alternativa dell’Università degli Studi Milano Bicocca che consente a studenti, docenti, ricercatori, ex studenti e dipendenti dell’Ateneo di realizzare progetti innovativi attraverso campagne di raccolta fondi sulla piattaforma Produzioni dal Basso. MIND-VR ha visto la collaborazione tra l’Università degli Studi Milano Bicocca e la startup AnotheReality.
Ideato da tre psicologhe esperte nell’utilizzo di Realtà Virtuale per il benessere psicologico, Federica Pallavicini, Fabrizia Mantovani e Chiara Caragnano, proprio nei giorni scorsi alla Fondazione I.R.C.C.S. Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano sono partite le sperimentazioni. Spiega Fabio Mosca: “Ci sono numerosi studi che dimostrano come la Realtà Virtuale sia efficace in ambito psicologico. In particolare, la VR si è mostrata efficiente per trattare il disturbo da stress post traumatico e i disturbi d’ansia fin dagli anni Novanta, con le persone che tornavano dalla guerra. Con l’emergenza sanitaria, sono state riscontrate le medesime caratteristiche che caratterizzano il disturbo da stress post traumatico e i disturbi d’ansia in coloro che sono impegnati in prima linea nella lotta contro il Coronavirus, come se fossero in guerra. Basti pensare ai ritmi di lavoro, alle centinaia di persone che hanno visto morire e alla paura di tornare a casa potenzialmente infetti. Così è nato MIND-VR. L’obiettivo è offrire gratuitamente al personale sanitario impegnato in questi mesi ad affrontare l’emergenza sanitaria una soluzione avanzata basata sull’uso della Realtà Virtuale per la prevenzione e il trattamento di stress e disturbi d’ansia”.
L’isola da sogno di MIND-VR
L’ambientazione di MIND-VR è da sogno: un’isola con tre percorsi tematici a disposizione dell’utente, caratterizzata da palme, sabbia e mare. L’ideale per rilassarsi e ‘staccare la spina’ dalla quotidianità, resa in questo periodo ancora più dura dall’emergenza sanitaria in corso. La creazione dell’ambientazione è stata realizzata con la massima cura, con una perfetta sinergia tra l’Università degli Studi Milano Bicocca – che si è occupata della definizione dei contenuti – e AnotheReality, che si è occupata della parte tecnica. Spiega Fabio Mosca: “L’attenzione è stata alta, perché l’ambientazione doveva essere realizzata in un tempo relativamente breve e doveva essere pensata a misura dell’utente, per esempio facendo in modo di evitare quei piccoli malesseri che – se non si presta attenzione nella realizzazione – potrebbero coinvolgere l’utenza. Per questo motivo, abbiamo prestato attenzione al fatto che il tutto fosse fluido sul visore e abbiamo creato dei punti di teletrasporto, cioè dei punti luminosi a terra, ben distanziati l’uno dall’altro, in modo che gli utenti non percepiscano di camminare pur restando fermi e che il corpo non attivi così la sua reazione ‘immunitaria’ provocata dalla dicotomia tra ciò che percepisce l’occhio e ciò che avviene nella realtà. All’inizio del viaggio virtuale l’utente si trova su una spiaggia e ha a disposizione una mappa con disegnata la piantina dell’isola realizzata su un leggio di legno. L’utente alterna momenti in cui è guidato dalla voce su tematiche che riguardano la gestione di ansia e stress a momenti in cui può fermarsi in alcuni punti panoramici e osservare il paesaggio. In questo modo gli utenti seguono il loro ritmo senza forzature e mantengono un ruolo attivo e di controllo”.
Insomma, un progetto volto al benessere della persona ricco di potenzialità e che potrebbe essere in un futuro diffuso anche alle persone che non lavorano in ambito sanitario. L’unico potenziale limite riguarda il numero di visori a disposizione dei possibili utenti, ma anche su questo punto Fabio Mosca è fiducioso: “Si nota una crescita esponenziale nel numero dei visori. Nel 2014 erano circa 100mila gli utenti con a disposizione un visore, oggi sono tra i 5 e i 10 milioni. È solo questione di tempo”.
L’importanza del benessere psicologico
Spiega Federica Pallavicini, borsista di studio presso il Dipartimento di Scienze umane per la Formazione dell’Ateneo milanese e a capo del team del progetto trasversale ai dipartimenti di Scienze per la Formazione e Medicina-Chirurgia: “Sono particolarmente felice che le sperimentazioni di MIND-VR inizino proprio in questo Istituto. Qui circa due anni fa, durante il ricovero di un mio famigliare, ho maturato il desiderio di pensare a soluzioni per il supporto psicologico basate sull’utilizzo della Realtà Virtuale da utilizzare in ambito ospedaliero. MIND-VR è un modo per ringraziare tutti i medici e infermieri che ogni giorno – e ancor più durante quest’emergenza – aiutano i pazienti e le loro famiglie”. Commenta Eleonora Francesca Orena, neuropsicologa dell’Unità Operativa Neuroanestesia e Rianimazione della Fondazione I.R.C.C.S. Istituto Neurologico Besta: “Con MIND-VR l’obiettivo è coinvolgere medici e infermieri del nostro Istituto per testare i contenuti in realtà virtuale finora prodotti, verificarne l’efficacia e valutare anche il protocollo sperimentale ad essi associato”. MIND-VR sembra avere tutte le carte in regola per affermarsi. Ora bisogna solo attendere i risultati.