Da Lenstore una rassegna di cartoline virtuali a cui vengono sovrapposti filtri che simulano malattie dell’occhio più o meno gravi, per sensibilizzare sul tema dei deficit visivi
Vi siete mai chiesti come veda il mondo un daltonico? Non è semplice curiosità, ma può essere anche un gesto di rispetto per il prossimo, nei confronti di tutti coloro che non hanno la fortuna di avere un “visus” perfetto. Ci sono malattie più o meno gravi che possono interessare l’occhio: la miopia è solo la punta dell’iceberg. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa 1 miliardo di persone al mondo (1 persona su 7) ha un deficit visivo. La cataratta per esempio è caratterizzata da vista offuscata. Per descrivere come vedono coloro che sono affetti da questa condizione, spesso si fa riferimento alla visuale che si può avere attraverso una finestra ghiacciata o appannata. E tramite lo strumento virtuale messo a punto dai tecnici di Lenstore, è ora possibile per tutti sperimentare la condizione invalidante in prima persona.
A cosa serve questo Google Street View delle patologie oculari
Si tratta di una sorta di Google Street View che ritrae i monumenti più famosi tramite fotografie scattate a 360°, così da avere una visuale quanto più possibile tridimensionale e immersiva: la tendina a sinistra permette di applicare il “filtro” delle malattie oculari più diffuse. Tra queste, anche la degenerazione maculare che in genere colpisce molti adulti over 60 ed è dovuta alla consunzione della parte centrale della retina. O, ancora, si può sperimentare come si vede con un glaucoma, che deriva da un danno al nervo ottico, dovuto ad un accumulo di fluido nell’occhio, che si traduce in un aumento di pressione e di un annerimento nel punto dove si formula il coagulo.
Uno strumento utile anche per la prevenzione
Roshni Patel, a capo del progetto di Lenstore ha spiegato: “Trovo che sensibilizzare le persone su temi come quello delle disabilità visive sia molto importante e significativo”. Insomma, questo Street View anziché essere un viaggio virtuale per le più belle città del mondo è un cammino, non privo di momenti toccanti, lungo patologie gravi e spesso invalidanti: “Attraverso questo strumento digitale – ha proseguito Patel – possiamo finalmente conoscere da più vicino questi problemi, facendone esperienza sulla nostra pelle”. “È importante – ha sottolineato – diventare più consapevoli di quelli che possono esserne i sintomi per prevenire qualunque danno”.
Sì, perché lo strumento virtuale, oltre a sensibilizzare l’utente aiutandolo a calarsi nei panni di chi è meno fortunato, può pure contribuire a cogliere per tempo quei segnali che son spia di alcune delle malattie più comuni: “Infatti, molte delle patologie analizzate possono essere curate semplicemente riducendo la presenza di sintomi, se individuate in tempo da un medico od optometrista. Ci auguriamo che questo strumento possa non solo aiutare le persone a vedere il mondo da un altro paio di occhi, ma anche a prestare attenzione ai diversi sintomi, per riuscire a curarsi in tempo”. Dopo la rassegna di cartoline di Lenstore è proprio il caso di dire che non guarderemo più il mondo con gli stessi occhi.