Monitora e segue le difficoltà dei più anziani, ma se la cava bene anche con i bambini. Essence mira a far arrivare i servizi di assistenza alla persona prima che sia troppo tardi per agire sulle difficoltà dei singoli individui. È la silver economy, il digitale al servizio dei bisogni dei più vulnerabili
E se il monitoraggio da remoto servisse non solo alla telemedicina, ma anche alla tele-assistenza domiciliare? Il progetto Essence propone un servizio destinato alle persone vulnerabili. Si tratta di una piattaforma capace di connettere anziani autosufficienti e bambini della scuola primaria con le famiglie, i servizi e i professionisti.
L’idea è venuta a Simona Ferrante, che coordina il progetto e porta avanti la sua ricerca presso il Politecnico di Milano. Ha un PhD in Bioingegneria. Oggi insegna metodi e-health e lavora presso il laboratorio di NeuroEngineering And medical Robotics. Non è nuova a queste idee: infatti, si occupa principalmente dello sviluppo e della validazione di tecnologie per la riabilitazione, il monitoraggio trasparente e la valutazione di pazienti neurologici e persone fragili.
I progetti tecnologici possono alleviare la solitudine, migliorare la qualità della vita e a fornire maggiore assistenza sul fronte della salute. Tutto è declinato tramite le tecnologie digitali soprattutto per la generazione dei silver. per questa popolazione che troverà nel digitale una sua identità e l’inclusività sociale.
È una popolazione in espansione quella dei silver, cioè di coloro che hanno più di 50 anni. Per questo la Silver Economy europea occupa la terza posizione dietro solo agli Stati Uniti e alla Cina. Sono molte le soluzioni innovative introdotte nel mercato rispondere ai bisogni e agli interessi degli anziani. E ciò è potuto accadere grazie a un flusso di investimenti pubblici e privati nell’utilizzo delle tecnologie digitali.
Trasformare il Covid – 19 in un’opportunità
Torniamo per un attimo a marzo 2020. Comincia la pandemia e con essa i lockdown. Nelle nostre case si diffonde la tecnologia, che era rimasta l’unico mezzo per lavorare e mantenere i contatti con amici e familiari.
Al contempo presso il Politecnico di Milano si sta concludendo un progetto pensato per assistere gli anziani. Si tratta di MoveCare H2020, che proponeva una piattaforma robotica di tele-assistenza da validare coinvolgendo la popolazione di riferimento.
“Abbiamo proposto il progetto Essence in un contesto di fondi europei dedicati a contrastare il Covid – 19. L’abbiamo scritto in tutta fretta, ma con ben chiaro l’obiettivo di usare la tecnologia per assicurare un’evoluzione ai servizi dedicati alle persone più vulnerabili”, racconta Ferrante.
La tecnologia proposta da Essence
Il progetto si propone di sfruttare una tecnologia già diffusa nelle nostra case: il tablet.
Il dispositivo si connette alla piattaforma Essence che offre test cognitivi, sotto forma di giochi adeguati alle due fasce di età prese come riferimento.
Alle tradizionali video-chiamate, si aggiunge un’app con la capacità di monitorare la prosodia della voce, ossia la modalità del tono di voce e non il contenuto.
“Il cambiamento della prosodia è un indice di degenerazione cognitiva così come lo è la variazione della scrittura, che è un movimento fine che richiede la pianificazione del gesto e l’intervento motorio fine”, spiega Ferrante.
Infatti, alle persone coinvolte viene fornite in dotazione anche una penna capace di rilevare i cambiamenti nella grafia.
“Se il monitoraggio rileva un cambiamento in scrittura o prosodia, è possibile consigliare tempestivamente una visita più accurata. È possibile che nelle persone anziane si stia innescando un processo di degenerazione neuronale, ancora non percepibile dal soggetto o dai suoi familiari”.
Non solo connette l’utente ai suoi cari ma anche per monitorarlo e capire se c’è bisogno di attivare un servizio di cure e assistenza.
Il sistema metterà in connessione l’anziano con il medico di medicina generale. Il primo consulto può avvenire tramite televisita con il clinico, che successivamente valuta se attivare un percorso di cura.
“È un cambio di paradigma nel servizio di assistenza, che diventa costruito sulle esigenze del paziente. Oggi è a richiesta e i controlli sono periodici e non necessariamente tempestivi”.
La tecnologia – servizio per i silver
Che ci sia grande interesse nei confronti di questo tipo di servizi è dimostrato anche dalla European Week of Active & Healthy Ageing tenutosi questo autunno a Gdansk, in Polonia.
Anche i premi conferiti durante SilverEco & Ageing Well International Awards confermano tale tendenza.
Ci sono sistemi in grado di rilevare le cadute e prevenirle o di rilevare i segnali di demenza. Cogvis AI è un sistema di assistenza intelligente basato su moduli che offrono soluzioni per diversi ambiti.
Moto Tiles è una proposta alternativa di esercizio di riabilitazione fisica per anziani, con effetti dimostrati sia a livello fisico che cognitivo.
Predicell recupera i dati dei pazienti dai loro prodotti intelligenti con l’obiettivo di prevenire problemi di caduta e cuore o altri pericoli per gli anziani.
Silver e bambini a confronto
Il progetto Essence sta svolgendo la fase di test coinvolgendo 60 partecipanti della fascia di età silver e 60 bambini. I primi svolgeranno i test a Extremadura in Spagna, dove lavora uno dei partner del progetto. I bambini coinvolti invece sono italiani.
“Le difficoltà maggiori nel condurre il progetto a una conclusione non sono legate tanto all’uso delle tecnologie. Abbiamo prestato grande attenzione all’usabilità dei dispositivi e il Covid -19 ha favorito la diffusione delle competenze digitali”, ha raccontato Ferrante.
È stato più facile coinvolgere i bambini che gli anziani perché il progetto era proposto in un contesto scolastico. “Il servizio di Essence si propone di monitorare e proporre attività inerenti a ciò che bambini stanno apprendendo a scuola. L’obiettivo è identificare precocemente i disordini di apprendimento. Se in un bambino monitorato per anno persistono debolezze in calcolo, lettura e scrittura si attiva la televisita con il neuropsichiatra infantile. Dopo aver effettuato il test in video – conferenza si può valutare la presa in carico standard”.
Gli anziani vivono il progetto in un contesto meno comunitario e strutturato. La partecipazione risiede nella volontà del singolo, a volte poco incline a continuare a usare la tecnologia in un momento in cui il distanziamento sociale si è allentato.
“Per coinvolgere gli anziani occorre renderli consapevoli del senso e dell’utilità di questo sistema. Stiamo cercando di massimizzare il loro engagement, per trattenerli davanti al video a svolgere i compiti proposti. Un’altra strategia che stiamo adottando è l’organizzazione di occasioni di incontro in un luogo fisico, in modo che il progetto si trasformi anche in un’opportunità di socializzazione”, ha puntualizzato Ferrante.
Essence 2023, il futuro del progetto
Essence si concluderà in aprile 2023. Quale sarà il futuro del progetto?
Dal punto di vista pratico, il progetto potrebbe portare alla realizzazione di nuovi prodotti per il mercato. Ad esempio, la penna che serve ad analizzare la scrittura. La penna sensorizzata è molto apprezzata dagli utenti per la sua semplicità: appare come una normale penna ma, nel momento in cui si caricano le batterie, il dispositivo trasmette in modo silente i dati raccolti.
Ma la cosa più importante del progetto non saranno i prodotti. “Sarà dimostrarne l’affidabilità ed evidenziarne la validità clinica. Solo a quel punto potremo affermare che la nostra proposta ha un effetto migliorativo della vita quotidiana”, commenta Ferrante.
Saranno il Politecnico di Milano, l’Università degli Studi di Milano, SXT – Sistemi per Telemedicina e la Foundation for Research and Training of Health Professionals di Extremadura a eseguire le opportune valutazioni sui dati raccolti.
“Il Covid-19 è stata un’opportunità per questo progetto. Ci ha permesso di testare l’affidabilità delle diagnosi precoci di piccole degenerazioni o difficoltà che potrebbero essere segnali predittivi”.