L’apnea notturna può comportare seri rischi fisiologici e cognitivi. Tra i suoi sintomi c’è anche il russamento, ma gli effetti possono spaziare dalla perdita di memoria alla depressione. Ma nel prossimo futuro non saranno più necessari interventi chirurgici per porvi rimedio.
Ne soffre un europeo ogni 50. L’apnea notturna che può comportare anche seri rischi fisiologici, ha tra i suoi sintomi anche il russare (russamento). Oggi però un piccolissimo dispositivo, 20 millimetri di diametro e 2,5 millimetri di spessore, molto facile da impiantare, potrebbe risolvere l’apnea ostruttiva notturna grazie alla stimolazione elettrica dei nervi della lingua. Con grande sollievo di chi vi dorme accanto.
Nixoah, una startup che oramai ha sei anni di vita, ha affermato infatti di poter rivoluzionare completamente, entro il 2020, la vita delle tante persone che soffrono di questo problema, che in molti casi può rivelarsi anche molto grave. I dispositivi oggi in commercio intanto sono 16 volte più grandi e soprattutto richiedono un intervento chirurgico di circa 3 ore. Qui invece basterebbero una quindicina di minuti per inserire l’impianto, che avrebbe la durata di 12 anni, contro i 5 attualmente in commercio.
Se ci sembra una tecnologia di poco conto, utile solo a pochi, ci sbagliamo. Sarebbero circa 20 milioni gli americani che soffrono di apnea ostruttiva notturna moderata o severa, e quasi 15 milioni in tutta Europa: un europeo su 50.
L’apnea notturna può avere conseguenze molto gravi. Intanto accade senza che ce ne accorgiamo, la durata può durare da pochi secondi ad alcuni minuti e le pause possono essere anche più di 30 in un’ora, momenti in cui il cervello viene privato di ossigeno. Si tratta di una vero e proprio distrurbo, noto come Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS) quando le vie aeree superiori vengono ostruite completamente o parzialmente durante il sonno. Se non viene adeguatamente curato, questo disturbo può avere effetti negativi gravi e cumulativi: sonnolenza diurna, una ridotta funzione cognitiva, possibile perdita di memoria, depressione.
Una tecnologia piccolissima
La tecnologia di Nixoah è composta da due dispositivi: il dispositivo vero e proprio che viene impiantato nel mento del paziente, e una benda, che viene caricata da un caricabatterie, che permette il funzionamento del tutto. Il dispositivo monitora la lingua e stimola i muscoli solamente quando le vie aeree sono bloccate.
Ogni sera il paziente utilizza una nuova benda usa e getta precedentemente caricata dal caricabatterie. La benda è piccola e adesiva, misura solo 55 x 90 mm, si attacca alla pelle sotto il mento ed è progettata per avere abbastanza carica per attivare in modalità wireless l’impianto per un’intera nottata.
Investitori visionari
Nyxoah attualmente, si legge sul loro sito web, è impegnata nei test clinici del dispositivo, con l’obiettivo di ottenere il marchio CE entro il 2017 e mettere lo strumento in commercio per il 2020. E se si dà un’occhiata ai fondatori e agli investitori di Nyxoah, pare ci si possa fidare.
Robert Taub, uno dei fondatori, con un passato fra gli altri in Monsanto e in Baxter Travenol, investe da anni nel settore medico e farmaceutico. Prima di Nyxoah, ha co-fondato e diretto Octapharma per 12 anni e Omrix Biopharmaceuticals. Anche l’altro co-fondatore, Adi Mashiach, non è certo alle prime armi: prima di co-fondare la società è stato co-fondatore di Innovea Medical.
Non da ultimo, Uwe Wascher proviene da una lunga carriera con General Electric in Europa e negli Stati Uniti prima di fondare Wascher e Partner nel 2000. È inoltre un investitore e membro del consiglio di amministrazione di diverse aziende start-up in Israele, Paesi Bassi, Svezia e Cina.