PATH, no-profit promotrice dell’equità e della salute, ha selezionato 11 innovazioni che possono aiutare a ridurre la mortalità materna e infantile. Un piano, preso in carico dalle Nazioni Unite, che potrà salvare 6 milioni di vite entro il 2030.
Oggi, un bambino nato in Sierra Leone ha una probabilità di morire, entro il quinto compleanno, 30 volte superiore rispetto a un bambino nato nel Regno Unito. Nonostante gli importanti progressi degli ultimi 25 anni, secondo una recente stima UNICEF, entro il 2030, 69 milioni di bambini sotto i 5 anni moriranno per cause prevenibili. 69 milioni. Per chi fatica a immaginarseli, basta pensare a un numero di persone superiore all’attuale popolazione italiana.
11 innovazioni proposte da PATH
Le Nazioni Unite, un anno fa, si sono prefissate due obiettivi ambiziosi: ridurre il tasso di mortalità materna a soli 70 morti per 100.000 nati vivi e mantenere in vita tutti i bambini nati. Questi due scopi sono inseriti all’interno del piano Sustainable development goals: 17 goals to transform our world e gli esperti ritengono siano raggiungibili con lo sviluppo e la distribuzione di dispositivi, farmaci e servizi. Ma un grande cambiamento avviene a valle di un piano ben organizzato.
Ecco perché PATH, no-profit promotrice dell’equità e della salute, ha selezionato 11 innovazioni che possono aiutare a tagliare questo traguardo: «Innovazione non sempre significa nuovo widget. Innovazione è il cambiamento di accessibilità e l’efficacia delle pratiche e degli strumenti utilizzati per il trattamento della salute, la prevenzione e le cure», afferma Amie Batson, Chief Strategy Officer di PATH. Sviluppando queste 11 innovazioni potrebbero essere salvate 6 milioni di vite entro il 2030.
1. Creare nuove forme di ossitocina
Centinaia di migliaia di donne muoiono ogni anno per emorragie che sorgono durante la gravidanza o il parto. L’ossitocina è un farmaco necessario al controllo delle emorragie. Si presenta come un liquido che deve essere mantenuto freddo e iniettato da professionisti. Attualmente nuove forme di ossitocina, che non richiedono operatori sanitari per la somministrazione né refrigerazione per la conservazione, sono in fase di sviluppo. Con queste sarà possibile rifornire del farmaco anche le zone più remote entro il 2022.
2. Procedura di tamponamento uterino mediante palloncino
A seguito di emorragie post-parto difficili da controllare, gli infermieri e i medici dei paesi più ricchi utilizzano la procedura del tamponamento uterino mediante palloncino. Il dispositivo è un piccolo palloncino che esercita una pressione contro la parete uterina e riduce il sanguinamento. Una versione più economica della procedura può essere realizzata utilizzando al posto del palloncino un preservativo gonfiato con acqua pulita. Secondo PATH, il dispositivo potrebbe essere efficace all’85% per le donne che non rispondono ai farmaci. Inoltre, la sua semplicità assicura l’immediato impiego.
3. Sviluppare nuovi strumenti per rilevare la preeclampsia
La preeclampsia è una condizione associata a pressione particolarmente alta, che colpisce più del 5% delle donne in gravidanza. Se non diagnosticata e trattata, porta la mamma a soffrire di eclampsia e di pericolose crisi epilettiche. Entrambe sono cause molto comuni di morte materna. La soluzione risiede in dispositivi palmari a basso costo per la misurazione della pressione o per test specifici per il rilevamento della preeclampsia. PATH stima che device del genere potrebbero essere resi disponibili già dall’anno prossimo.
4. Distribuire rianimatori neonatali a basso costo
Un neonato su dieci ha difficoltà respiratorie dopo la nascita. La realizzazione di dispositivi di rianimazione a basso costo e riutilizzabili eviterebbe le morti dovute a questi problemi. I dispositivi saranno facili da pulire e composti da poche parti. Sono, inoltre, sviluppabili a partire da quest’anno.
5. Utilizzare un antisettico a basso costo per proteggere i cordoni ombelicali dalle infezioni
Utilizzando la clorexidina, antisettico a basso costo, per prevenire le infezioni del cordone ombelicale, PATH stima che centinaia di migliaia di bambini nati in scarse condizioni igieniche, potranno essere salvati da malattie: «Ad un costo di meno di 50 centesimi per dose, questa innovazione può salvare molti neonati». dice Batson. Il prodotto è già disponibile, occorre solo aumentare la produzione e la distribuzione.
6. La cura della “madre canguro”
La più semplice delle 11 innovazioni consiste nel contatto petto a petto prolungato tra la mamma e il bambino appena nato. Questo aiuta a calmare subito il neonato e incoraggia l’allattamento al seno: «Innovazione non sempre significa ultimo farmaco o dispositivo», afferma Batson, aggiungendo che questo rimedio per nulla tecnologico può fare davvero la differenza. «E ‘stato dimostrato che migliora l’allattamento al seno e la regolazione termica dei neonati, che sono fondamentali per la sopravvivenza in ambienti che scarseggiano in risorse».
7. Integrare il riso con vitamine e sostanze nutritive
La carenza di ferro, vitamina A e zinco possono ridurre le capacità del sistema cognitivo e immunitario, lasciando i bambini vulnerabili durante la crescita. Arricchendo un alimento di base, come il riso, con vitamine e minerali si possono avere benefici a lungo termine. PATH sta già lavorando per creare una varietà di riso, chiamato Ultra Rice, che ha proprio questo obiettivo.
8. Creare cloratori per il trattamento delle acque
L’accesso all’acqua pulita è un problema importante in molti paesi in via di sviluppo. L’acqua contaminata può portare a malattie diarroiche, che sono una delle principali cause di morte tra i bambini. Le nuove tecnologie stanno rendendo più facile l’utilizzo del cloro per disinfettare l’acqua. PATH stima che con l’impiego di un dispositivo in grado di aggiungere piccole quantità di cloro, collegato a pompe per la fornitura dell’acqua, l’incidenza di diarrea potrebbe diminuire di circa il 84% tra mamme e bambini.
9. Sviluppare metodi migliori per la diagnosi di polmonite nei bambini
La principale causa di morte tra i bambini sotto i 5 anni è la polmonite, che può essere difficile da diagnosticare e trattare. La diagnosi della malattia è il primo passo per prevenire queste morti. Esistono già i monitor della frequenza respiratoria, ma non sono specifici per la diagnosi della polmonite. Attualmente si sta lavorando per creare dispositivi a basso costo, facili da usare, che permettono di monitorare la frequenza respiratoria o misurare i livelli di ossigeno nel sangue, specifici per la polmonite. L’UNICEF ha recentemente tenuto un concorso di progettazione globale per i monitor della frequenza respiratoria, e la società Inspire Living ne ha sviluppato uno che può misurare simultaneamente tasso di respirazione, temperatura e frequenza cardiaca. Non resta che scalare la produzione del dispositivo.
10. Creare un farmaco monodose potente contro la malaria
In alcune regioni, il parassita che causa la malaria sta sviluppando una resistenza al artemisinina, un ingrediente chiave nei farmaci tradizionali. PATH stima che il 40% dei casi di malaria richiede un diverso tipo di trattamento. Perciò, dovrà essere sviluppato nei prossimi anni un nuovo farmaco contro la malaria. Idealmente, ci vorrebbe una sola dose per curare completamente la malattia. PATH crede che questo sia possibile entro il 2022.
11. Espandere l’uso di contraccettivi iniettabili
La maggior parte dei contraccettivi iniettabili sono attualmente disponibili solo in ambienti clinici. Ma un nuovo prodotto per l’iniezione di contraccettivi, chiamato Sayana Stampa, può essere la soluzione: «Questo piccolo e semplice dispositivo darà alle donne una formulazione conveniente e a basso dosaggio di Depo-Provera». Il controllo delle nascite è un fattore importante nella prevenzione delle mortalità materna e infantile. I contraccettivi iniettabili potrebbero salvare più di 3 milioni di vite, mettendo nelle mani delle donne la possibilità di gestire le loro gravidanze in modo sano.
Sfruttando la competenza sanitaria e scientifica dei suoi volontari, nonché la passione per l’equità della salute, PATH sta mobilitando partner in tutto il mondo e sta affrontando i più grandi bisogni di salute dell’Africa e dell’Asia. L’obiettivo è certamente ambizioso, eppure la pianificazione matematica degli step da compiere apre significative speranze per il 2030.