Meno di un anno fa il crollo dell’exchange di criptovalute. L’avvocato ricorrerà in appello
A meno di un anno dal fallimento dell’exchange di criptovalute FTX, uno dei più grandi al mondo, si è arrivati al verdetto per il fondatore e Ceo Sam Bankman Fried. Il 31enne è stato dichiarato colpevole di tutti i sette capi d’imputazione, riguardanti associazione a delinquere per frode e per riciclaggio di denaro. Il processo contro l’ex stella del panorama startup e crypto statunitense è iniziato diverse settimane fa a New York: nel corso delle udienze è emersa la condotta che ha distinto i comportamenti di Sam Bankman Fried. L’avvocato ha dichiarato che ricorrerà in appello, ma il rischio è che l’uomo venga condannato a 115 anni di prigione. A tal proposito si dovrà attendere la sentenza del giudice, attesa per marzo 2024.
La crisi di FTX risale alla fine del 2022, quando è emersa una situazione finanziaria tutt’altro che stabile per l’exchange sul quale milioni di persone compravano e vendevano criptovalute. Nel momento in cui gli utenti hanno iniziato a sospettare il peggio, c’è stata una corsa agli sportelli in versione digitale. Risparmiatori e investitori hanno tentato di ritirare il valore depositato nei propri wallet sulla piattaforma, ma quel denaro era stato in realtà utilizzato da Sam Bankman Fried per finanziare altre attività tra le quali anche spese personali. Il buco complessivo è stato di 8 miliardi di dollari.
La stampa USA l’ha definita una delle più grandi truffe della storia. Nel corso del processo a New York Sam Bankman Fried ha deciso di testimoniare, dando però più volte prova di non aver argomenti solidi per provare la propria innocenza. Colleghi e persone a lui vicine lo hanno abbandonato, mentre la difesa ha cercato di dimostrarne l’estraneità ai fatti. Come per altri casi passati – uno su tutti quello di Theranos, con Elizabeth Holmes condannata peraltro nei mesi scorsi – anche Sam Bankman Fried è stato più volte raccontato come un grande imprenditore. Il caso di FTX ha avuto senz’altro un impatto sull’ecosistema delle criptovalute, facendone emergere i rischi.