Cresciuta nell’ecosistema di Oppo, l’azienda è stata poi sganciata dalla casa madre. A guidarla Li Bingzhong
L’hanno presentato al Mobile World Congress in corso a Barcellona. Realme, startup cinese della telefonia, ha svelato GT3, il nuovo modello di smartphone con un tempo di ricarica completa dichiarato di 9 minuti e 30 secondi. Con un costo di 649 dollari (si pensa che la conversione in euro darà la medesima cifra) il device è il candidato a diventare la testa di ponte per aggredire il mercato occidentale, dove Realme punta a espandersi per competere con giganti asiatici del calibro di Xiaomi. Stando ai numeri, la startup avrebbe dovuto chiudere il 2022 con 85 milioni di smartphone venduti, ma non si sa ancora se l’obiettivo sia stato raggiunto o meno.
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Con sede a Shenzhen, una delle capitali cinesi della tecnologia e casa di Big Tech del calibro di Huawei e Tencent, Realme è stata fondata nel 2018, anche se in precedenza era un sub-brand di Oppo. Il fondatore è infatti Li Bingzhong, con un passato da vicepresidente proprio di Oppo. Dal suo lancio, stando a quanto ha dichiarato, Realme si sarebbe affermato come il marchio di smartphone a più rapida crescita al mondo, passando dal 47esimo al sesto posto a livello globale. Nel 2022 il mercato degli smartphone ha subìto un calo del 18,3% rispetto all’anno precedente: in totale i device venduti sono stati 300,3 milioni in tutto il mondo secondo i dati di International Data Corporation.
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Il nuovo GT3 ha modulo batteria con una capacità di 4600 mAh e, come si legge sulla stampa di settore, non è impeccabile. Il problema principale del nuovo arrivato di Realme è purtroppo il prezzo, che sta in una fascia dove la concorrenza è molto alta.