DynaTAC 8000x di Motorola è stato il primo telefonino in commercio. Soprannominato “il mattone” permetteva di telefonare solo per 30 minuti. Tutti noi abbiamo nei cassetti decine di modelli dimenticati, ma adesso l’Ue dice basta al consumismo sfrenato: i prossimi smartphone dovranno durare almeno cinque anni
Era soprannominato “il mattone” il primo cellulare ad arrivare nelle tasche di quei pochi che potevano permetterselo. DynaTAC 8000x di Motorola, esattamente il 6 marzo del 1983, fece da apripista a una nuova era nel settore delle telecomunicazioni. A distanza di quarant’anni, l’Unione Europea discute su come allungare la vita degli smartphone attualmente in commercio.
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Storia della telefonia mobile
Sembra quasi incredibile pensare che 40 anni fa DynaTAC 8000x non era tascabile e presentava una forma rettangolare stretta e lunga simile a un walkie-talkie, pesava 800 grammi per 25 centimetri di altezza. La rubrica permetteva di tenere in memoria soltanto 30 numeri di telefono, per un totale di chiamate di massimo mezz’ora. Il costo? 3995 dollari, cifra che oggi sembra inimmaginabile. E infatti era un lusso che soltanto in pochi potevano permettersi. Il primo cellulare in commercio divenne famoso anche grazie al film “Wall Street” con Michael Douglas, del 1987, dove era presente in numerose scene.
DynaTAC 8000x, di Motorola
Fu il risultato di un lungo lavoro avviato dieci anni prima, nell’aprile del 1973, dall’ingegnere Martin Cooper che era riuscito ad effettuare la prima chiamata sperimentale senza fili, per strada. Ad acquistare il primo cellulare furono 300.000 clienti. Motorola era riuscita ad arrivare per prima sul mercato e questo le dette un grande vantaggio: avere una posizione predominante sul mercato sino al 1998, quando venne superata da Nokia che lanciò altri modelli che hanno fatto la storia della telefonia come il famosissimo 3310, lanciato nell’ottobre del 2000. Grazie a un prezzo molto più accessibile, entrò nelle tasche di moltissime persone e fu uno dei cellulari di maggior successo della storia con 126 milioni di esemplari venduti, fino al suo ritiro dal mercato nel 2005.
Nokia 3310
Nel 2007 il primo iPhone, la possibilità di connettersi a Internet e l’accesso al mondo delle app e dei servizi che ha aperto la strada agli smartphone. Ma il settore delle telecomunicazioni al momento non se la passa bene a causa non solo della crisi economica globale ma anche per la saturazione, soprattutto nei mercati più maturi. Oggi l’Unione Europea sta studiando come allungare la vita dei nostri smartphone, intervenendo con una nuova regolamentazione che introduca e rafforzi elementi di economia circolare nella filiera.
Una telefonata allunga la vita (dello smartphone)
L’obiettivo per l’Unione è fissare una serie di requisiti per i prodotti venduti nel mercato unico e far sì che la durata di vita media degli smartphone arrivi almeno a cinque anni, contro gli attuali due-tre anni, intervenendo sulla facilità di riparazione e sulla progettazione dei sistemi operativi. Si è parlato tanto di smartphone che possono essere riparati dallo stesso utente, di batterie più resistenti nel tempo e indicazioni chiare nelle etichette ecologiche simili a quelle degli elettrodomestici sull’efficienza energetica. Ma ad avere l’ultima parola saranno gli stessi produttori di cellulari, incaricati di fornire i pezzi di ricambio come batterie, cover, schermo, foto e videocamera, microfoni, ingressi audio e per la ricarica, connettori per schede di memoria e altre componenti meccaniche ed elettroniche.
Tra le linee guida al vaglio della Commissione europea ci sono le batterie, che dovranno sopravvivere almeno 500 cariche complete senza deteriorarsi al di sotto sotto dell’83% della loro capacità di carica e la richiesta, ai produttori di fornire aggiornamenti sulla sicurezza per almeno i cinque anni successivi al ritiro dal mercato di un modello. Questi dovranno dimostrare che i sistemi operativi e gli aggiornamenti non riducono indebitamente le performance degli apparecchi, contrastando la cosiddetta “obsolescenza programmata”.
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Intanto Mark Zuckerberg, che ha lanciato la sua azienda nel metaverso, ha annunciato che il futuro della telefonia mobile potrebbero essere, prima di tutti gli altri, i nuovi iPhone. Con l’utilizzo di visori, permetteranno di immergersi nella realtà virtuale, verso una nuova era delle telecomunicazioni.