Come ogni mercoledì ospitiamo Notizie dal futuro, la rubrica di Paola Pisano, professore associato di Economia e Gestione delle Imprese all’Università di Torino e già Ministro dell’innovazione tecnologica e della digitalizzazione. Un viaggio attorno al mondo su tecnologia, intelligenza artificiale ed ecosistemi hi-tech
Notizie attorno al mondo, con l’innovazione come denominatore comune. Sono quelle raccolte tutti i mercoledì sui profili social di Paola Pisano, tra questi LinkedIn e Instagram, nel tentativo di comprendere dove ci porterà la tecnologia e qual è il suo ruolo nella vita di istituzioni, aziende e semplici cittadini.
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Il 3 luglio la Cina ha annunciato nuovi regolamenti per limitare le esportazioni dal primo agosto 2023 di gallio, germanio e di metalli composti correlati. I chip realizzati con wafer a base di gallio e germanio, noti come semiconduttori composti, sono fondamentali per veicoli elettrici, energia rinnovabile, dispositivi di comunicazione, fibre ottiche, satelliti e tecnologia militare. Le restrizioni sono arrivate dopo che i Paesi Bassi, dove risiede ASML, produttore unico di macchine litografiche per la produzione di microchip, hanno seguito Stati Uniti e Giappone nelle restrizioni alle esportazioni verso la Cina.
Queste limitazioni potrebbero avere solo ricadute sulla stabilità delle catena di fornitura di microchip o anche sulla sicurezza nazionale dei Paesi? La Cina ha prodotto negli ultimi anni il 90% del germanio mondiale e oltre il 90% del gallio. Russia, Giappone e Stati Uniti controllano rispettivamente il 5%, il 2% e il 2% del germanio. Russia e Ucraina controllano entrambe il 2% del gallio mondiale. La Casa Bianca, nel suo rapporto di revisione della catena di approvvigionamento del giugno 2021, ha sottolineato le implicazioni per la sicurezza nazionale di questi due materiali.
Le opportunità dell’AI generativa si stanno espandendo rapidamente. In un primo periodo l’attenzione si è concentrata sulle aziende che costruivano grandi modelli linguistici come Anthropic, Cohere e Inflection AI. Ora l’attenzione si sta spostando sull’intera gamma di tecnologie e sulle competenze necessarie per utilizzarle. Databricks, un’agenzia che archivia e gestisce grandi volumi di dati per i suoi clienti, ha acquistato per 1,3 miliardi di dollari la startup di IA generativa MosaicML. Thomson Reuters ha acquistato per 650 milioni Casetext, una azienda di IA specializzata in servizi legali che da quest’anno lavora sull’AI generativa.
Le grandi aziende stanno provando ad integrarsi con il settore dell’AI attraverso acquisizioni o partnership con startup specializzate? L’obiettivo è integrare le infrastrutture dei grandi player con l’AI di ultima generazione. Salesforce ha deciso di dedicare 500 milioni di dollari agli investimenti in startup che operano nel settore dell’IA. Oracle ha partecipato ad un round di investimento di 270 milioni di dollari nell’azienda Cohere. Microsoft ha investito 10 miliardi di dollari per una quota di minoranza in OpenAI sperando che OpenAI si leghi al cloud Azure di Microsoft oltre l’accordo iniziale.
San Francisco sta diventando un laboratorio a cielo aperto per la sperimentazione di taxi senza conducente. Waymo di proprietà di Google Alphabet e Cruise di General Motors vogliono offrire servizi taxi 24 ore al giorno. Le liste di attesa per prendere parte a questo esperimento sono lunghe. Anche i pedoni, ciclisti e automobilisti sono coinvolti. Per ora Waymo non può far pagare le corse e Cruise fa pagare solo di notte e in alcune aree della città.
Riuscirà la tecnologia dei radar, lidar, telecamere e dell’intelligenza artificiale a convivere con l’imprevedibilità del mondo degli automobilisti? Gli incidenti stradali non sono mancati ma non sono stati particolarmente pericolosi. La città non ha mai mostrato grande interesse nello stravolgere il trasporto urbano ma non ha potuto fare molto per rallentare questa sperimentazione. Le aziende hanno ottenuto il via libera dalla Commissione Statale per i Servizi pubblici della California.
Il 6 luglio verrà lanciata la nuova app di Meta Threads. Simile a Twitter, gli utenti potranno pubblicare, rispondere o condividere post. Threads sarà direttamente collegato a Instagram. Gli utenti potranno facilmente trasferire i propri follower da un’app all’altra.
Riuscirà Meta a rispondere alle esigenze degli utenti di trovare una alternativa a Twitter? Musk ha introdotto da pochi giorni un limite al numero di post che gli utenti possono visualizzare. I problemi economici di Twitter hanno portato ad un taglio del personale e dei costi per risollevare le proprie finanze. Dai Reel simili a quelli di TikTok, ai videoclip verticali a scomparsa ripresi da Snap, Meta non è nuova al riuso di idee di altri social. Cosa che potrebbe fare anche con Twitter.