Non c’è rivoluzione, c’è l’evoluzione: così il nuovo Find X5 Pro di OPPO è un telefono maturo. Cosa potrebbe fare di più?
Prendete un bello schermo, una bella fotocamera, un bel design e una bella ricarica veloce: mescolate bene e avrete il Find X5 Pro di OPPO. Il lancio del nuovo top-di-gamma dell’azienda cinese, che da noi sta iniziando a farsi conoscere da poi non tantissimo tempo, segna un momento cruciale per il marchio OPPO: lo scorso anno c’eravamo domandati che tipo di percorso avesse in testa di seguire OPPO, visto che aveva cambiato direzione più volte in pochi mesi. Le idee questa volta sono più chiare: ecco dunque nascere una vera linea Find X5, completa, con un carattere e un’identità precisa. La cosa migliore che possiamo dire, dopo poche ore in sua compagnia e dopo il lancio ufficiale, è che OPPO ora pare proprio avere un progetto ben definito per la propria roadmap.
Un’ammiraglia coerente
Tutto quanto c’è a disposizione, tutto quanto è alla portata di OPPO, inserito in uno smartphone: nel corso della presentazione ufficiale si è parlato nel dettaglio del design, della fotocamera, dello schermo, dell’interfaccia, persino dell’antenna del nuovo Find X5 Pro. In ciascun comparto i tecnici hanno cercato di migliorare quanto fatto e visto lo scorso anno nell’X3 (se vi state chiedendo perché non c’è stato un X4: presto detto, il 4 in Cina è considerato numero sfortunato). Ovviamente ci sono aspetti che erano già ben riusciti nel modello precedente: per esempio il design particolare del blocco fotocamera, tutto curve e riflessi inediti, conservato anche quest’anno e leggermente ampliato nella sua dimensione (più per far posto a un sistema di stabilizzazione ottica su 5 assi, che altro).
Guardando la fotocamera si nota poi un altro particolare: la scritta “POWERED BY MariSilicon”, ovvero un nuovo processore dedicato all’elaborazione dei segnali dei sensori fotografici che migliora le performance sotto molto aspetti. Esteticamente inoltre c’è un altro passo avanti, con un sistema di lenti (ci dicono misto vetro+resina per migliorarne la qualità, soprattutto per quanto attiene le aberrazioni cromatiche) che non sporge dal corpo sinuoso del Find X5 Pro: una soluzione elegante, che migliora la linea ed espone anche meno le lenti a danneggiamenti. Stando a quanto dichiarato da OPPO, inoltre, il nuovo processore MariSilicon X consente di fare un passo avanti significativo rispetto all’elaborazione di foto e video, lavorando su dati RAW forniti dai sensori senza perdite o compressioni, elaborati grazie alla NPU dedicata capace di miliardi di operazioni al secondo.
Sul piano dell’elaborazione per una migliore resa finale entrano in gioco altri due fattori. Il primo è la stabilizzazione su 5 assi (che prevede l’aggiunta di un sistema specifico per compensare il movimento agendo anche sul sensore principale da 50 megapixel), che non sarà un inedito assoluto ma fa sempre piacere trovare a bordo: tuttavia per fargli spazio è stato necessario sacrificare una fotocamera, in particolare il microscopio che trovavamo sul Find X3 Pro. Altro aspetto significativo è la collaborazione con Hasselblad, sulla falsa riga di quanto fa già dallo scorso anno il marchio gemello OnePlus: in particolare, dice OPPO, ci si è concentrati sulla qualità della rappresentazione dei colori, anche grazie a un nuovo sensore spettroscopico a 13 canali che fornisce un gran miglioramento in fatto di informazioni disponibili per scattare foto più belle.
Discorso analogo per la fotocamera frontale, in questo caso un sensore RGBW IMX709 di Sony studiato appositamente per scattare selfie all’altezza delle aspettative, che pure sfrutta la potenza del MariSilicon X per migliorare il risultato finale. E pure i video, soprattutto quelli girati con tutte le fotocamere in condizioni di luce difficili, dovrebbero risultare più stabili, più luminosi (ma senza fastidioso rumore di fondo abbondante) e in generale più belli. Nel complesso si costruisce sulle solide basi del modello precedente: c’è più potenza elaborativa a disposizione per lavorare direttamente immagini RAW in risoluzione 4K senza compressione, il processo di elaborazione resta tutto a 10bit, si prosegue nel percorso di affinamento di questa tecnologia.
Bello da vedere, bello da toccare
Come detto il design del nuovo Find X5 Pro non stravolge il concetto dell’X3: la piega allungata del modulo fotocamera è addolcita per consentire di appoggiare comodamente l’indice su di essa mentre si impugna saldamente il telefono, ma il linguaggio estetico rimane lo stesso. Lo stesso verde sul pulsante di accensione, colore simbolo del marchio, la stessa disposizione degli elementi chiave (tranne per fortuna il sensore delle impronte nascosto sotto lo schermo: è stato correttamente posizionato un po’ più in alto, decisamente più comodo), stessa costruzione eccellente con un’ulteriore passo in avanti grazie alla finitura ceramica del posteriore che riduce il problema dei segni lasciati dalle dita e da piccoli contatti con altri oggetti (così comuni tenendo il telefono in tasca o in borsa).
Bene anche l’adozione di Gorilla Glass Victus per proteggere il display principale, un bel pannello AMOLED con risoluzione QHD+ (3216×1440) che grazie a 1 miliardo di colori rappresentabili, alla copertura del 100% dello spazio colore DCI-P3, a un refresh variabile tra 1 e 120Hz e una luminosità massima di ben 1.300nit (con più di 8.000 livelli intermedi di regolazione, pensati per offrire un’esperienza ideale senza consumare troppa energia), dovrebbe garantire un’esperienza multimediale di massimo livello parlando di smartphone.
Sotto il cofano c’è pure il nuovo Snapdragon 8 Gen 1, al momento tra i migliori processori da smartphone in circolazione, ed è stato fatto qualche passo avanti anche per quanto attiene il sistema audio. Interessante anche il nuovo sistema di antenne, quadruplo, che alterna in modo automatico quali utilizza in base a come stiamo impugnando il telefono: OPPO fa anche sapere di avere aumentato il numero di bande 5G supportate, così da rendere il telefono il più possibile “globale”, senza contare che quest’anno entrambe le SIM installate (due fisiche, oppure una fisica e una eSIM) possono operare con il segnale 5G contemporaneamente.
Non c’è molto altro da dire su uno smartphone, se non parlare della batteria: quest’anno è da 5.000mAh e gode di un sistema di ricarica da 80W SuperVOOC che pare fare miracoli. OPPO si spinge persino ad affermare che, grazie alle ottimizzazioni che ha sviluppato, ora i cicli di carica/scarica utili salgono a 1.600 (erano 800 lo scorso anno): difficile confermare un dato di questo tipo, ma per ora possiamo solo dire che effettivamente il telefono pare un razzo nella ricarica con il suo alimentatore dedicato. Il processore non scalda molto, almeno nei primi test, anche grazie forse a un sistema di raffreddamento ben studiato: l’impressione complessiva è buona, anche ColorOS 12 (basato su Android 12) sembra ripulito abbastanza da soddisfare i palati europei. Servirà ancora qualche giorno e qualche prova per dare un giudizio complessivo.
Ci sono anche Find X5 e X5 Lite
Cosa cambia quando si scala la marcia, e si cerca di far calare prezzo? Inevitabilmente si devono mettere in campo delle soluzioni di compromesso: così ecco che il Find X5 liscio non può vantare la stessa finitura ceramica del fratello maggiore, ma conserva quel design a sbalzo che rende originale questo smartphone, mentre il Lite cede completamente sotto questo aspetto e diventa uno smartphone come molti altri (almeno per quanto attiene il design).
A guardare le specifiche, il Find X5 sembra parecchio intrigante: monta uno Snapdragon 888 di Qualcomm e pure l’NPU per l’elaborazione delle immagini MariSilicon X, pesa meno di 200g (ecco, diciamo che il fratello maggiore è cicciottello: un sacrificio legato tra l’altro al sistema di stabilizzazione su 5 assi), lo schermo è comunque un AMOLED (ma LTPS al contrario del Pro, che monta un LTPO), il resto delle dotazioni è quasi identico. Tutto sommato, vista anche la finitura opaca del posteriore, potrebbe pure essere più interessante per qualcuno: certo non ha tutta la raffinatezza del fratello maggiore, ma OPPO ci ha spiegato che per ottenere quel tipo di finiture c’è bisogno di moltissime ore di lavorazione per ciascun singolo pezzo e dunque per ora si tratta di una tiratura per forza di cose limitata.
Se, invece, guardando il Find X5 Lite avete esclamato: “Ehi! ma io lo conosco questo smartphone!”, sappiate che non si tratta di un glitch di Matrix. Siete davanti al già noto OPPO Reno 7, lanciato con questo nome in Asia e che da noi invece viene ribattezzato X5 Lite: non è la prima volta che capita in casa OPPO. Si tratta comunque di un terminale interessante sotto certi aspetti, monta un processore Dimensity 900 di MediaTek e una fotocamera principale da 64 megapixel, è compatibile comunque con la ricarica veloce da 65W che già si comporta benone: volendo cercare il pelo nell’uovo, monta per ora Android 11. Ma è il piccolo di famiglia, è tutto normale.
Ah, dulcis in fundo, OPPO ha mostrato anche la seconda generazione delle sue cuffie in-ear a cancellazione di rumore: OPPO Enco X2. Sono molto belle esteticamente, promettono di tutto sotto il profilo delle performance (hanno driver da 11mm, cancellazione del rumore da 45dB, sono compatibili con Bluetooth 5.2 e LHDC 4.0), ma vanno ascoltate per giudicare. Sono comunque l’irrinunciabile complemento a un’offerta di fascia alta, che più alta non si può.
Quanto costa il Find X5 Pro
Il Find X5 Pro non fa compromessi in nessun settore, e neppure nel prezzo: 1.299 euro per il modello unico da 12+256GB, che sono tanti soldi anche se in linea con la concorrenza (salvo qualche eccezione). Per provare ad addolcire la pillola, OPPO mette in pista una serie di offerte: chi compra il telefono dal 2 marzo al 24 aprile riceverà in omaggio un paio di OPPO Enco X (modello precedente), un OPPO Watch Free e un caricabatterie wireless compatibile con la modalità di ricarica da 50W, oltre a una cover. Secondo l’azienda si tratta di oltre 400 euro di prodotti: insomma, equivalgono a un bello sconto, a cui eventualmente sommare altri vantaggi se si ordina dallo store della casa. Comprando su OPPO Store, infatti, si ottiene anche la possibilità di partecipare a una masterclass fotografica tenuta da Paolo Raeli; infine, chi prenota subito il telefono (entro il 17 marzo) riceverà anche un buono da 100 euro da spendere entro 12 mesi sempre su OPPO Store.
Se volete scegliere il Find X5, vi tocca comunque preparare 999 euro: davvero non poco, considerate le differenze rispetto al Pro e confrontandolo con la concorrenza. In questo caso per chi compra entro il 24 aprile ci saranno cuffie Enco X, una cover e di nuovo il Watch Free: se deciderete di acquistare su OPPO Store, valgono le stesse offerte del Pro. Dulcis in fundo, il Find X5 Lite si assesta su 499 euro: in questo caso solo cuffie Oppo Enco Free 2, cover e OPPO Band Sport per voi (ma sono comunque accessori da oltre 200 euro).
Siamo solo a febbraio, forse è presto per tirare le fila del 2022: ci sono però già parecchi contendenti nell’arena, OPPO ha schierato l’ammiraglia ed entro la primavera avremo un quadro piuttosto chiaro di come andrà quest’anno. Di sicuro c’è da apprezzare lo sforzo di costruire sulle qualità del modello precedente per questo Find X5 Pro, che metteremo alla prova per capire fin dove è riuscito a spingersi: di certo è arrivato il momento di affrontare un consolidamento di questo mercato, dunque questa ammiraglia servirà a definire una volta per tutte quali ambizioni OPPO possa realmente coltivare in questo settore.