Secondo il Ceo di Tesla il prodotto che offre la sua biotech sarebbe la telepatia
Il primo chip impiantato nel cervello di un essere umano dalla azienda Neuralink di Elon Musk segna un altro traguardo per la società dell’uomo più ricco del mondo. Con un post su X nelle scorse ore il Ceo di Tesla ha infatti comunicato che la prima persona a cui è stata impiantata la tecnologia sta bene al momento e che i risultati riportano un promettente rilevamento di picchi neuronali. Ma di che cosa stiamo parlando? A cosa potrebbe portare il primo test di Neuralink su un essere umano?
Che cos’è Neuralink?
Si tratta di una delle tante società fondate da Elon Musk, il cui obiettivo è curare malattie neurologiche e in futuro aiutare pazienti a riacquistare, per esempio, la possibilità di camminare. Al tempo stesso Musk ha più volte dichiarato di temere l’intelligenza artificiale: con un chip nel cervello l’umanità sarà più al sicuro?
In passato Neuralink era già stato testato con risultati effettivamente sorprendenti sugli animali. Il video del macaco Page che riesce a giocare a Pong con la sola forza del pensiero è stato uno dei più sorprendenti del 2021. Ovviamente per condurre test sull’uomo la società di Musk ha ottenuto il via libera da parte della FDA americana.
Cosa permetterà di fare Neuralink?
Sempre Musk ha spiegato che il primo prodotto offerto da Neuralink sarebbe la telepatia. Con la forza del pensiero si potrà controllare ad esempio il proprio smartphone? Simile scenari da guerrieri Jedi per il momento sembrano lontani e un tantino inquietanti. In un’intervista con Joe Rogan l’imprenditore sudafricano aveva dichiarato che un domani le persone potranno comunicare tra loro senza neppure parlarsi, ma usando soltanto i chip impiantati nel cervello.
Visionario e controverso, Elon Musk resta una delle figure più influenti del panorama tecnologico globale. In vista delle elezioni negli Stati Uniti il suo contributo al dibattito potrebbe senz’altro influenzare la campagna elettorale. A inizio 2024 ha fatto discutere nuovamente per via dell’inchiesta pubblicata dal Wall Street Journal: secondo diverse testimonianze Musk farebbe uso di sostanze stupefacenti.