La multinazionale statunitense leader nella produzione di PC proponeva monitor sul proprio sito web a prezzi gonfiati
Una sanzione da dieci milioni di dollari australiani (pari a 6,46 milioni di dollari) per aver reso dichiarazioni fuorvianti sul proprio sito web riguardo una serie di sconti su monitor per PC. È quanto capitato all’unità australiana di Dell, tra le multinazionali più importanti al mondo nella produzione di PC e sistemi informatici.
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L’accusa di truffa
In un’azione legale intentata dall’autorità australiana di regolamentazione della concorrenza, Dell Australia è stata ritenuta colpevole dal tribunale federale di avere ingannato i propri clienti in merito a una serie di sconti su monitor aggiuntivi per PC apparsi sul proprio sito web. Il tribunale federale australiano ha, così, ordinato la salata sanzione all’unità locale di Dell. «Un risultato che vuole anche scoraggiare eventuali altre aziende verso false dichiarazioni sui prezzi o a gonfiare gli sconti – ha affermato Liza Carver, commissario della Commissione australiana per la concorrenza e i consumatori – Si tratta di una grave violazione del diritto dei consumatori e attirerà sanzioni sostanziali». Dell Australia, che ha venduto più di 5.300 pezzi dei monitor in questione con sconti “gonfiati” tra l’agosto del 2019 e il dicembre del 2021, ha affermato che lavorerà a contatto con i clienti interessati al fine di elargire rimborsi adeguati oltre agli interessi. Secondo quanto dichiarato da un portavoce di Dell Australia al media Reuters, la multinazionale starebbe adottando nuove misure per migliorare i processi di determinazione dei prezzi, con lo scopo di evitare di incorrere nuovamente in situazioni del genere.