L’attività andava avanti dal 2017. Oltre 100mila utenti coinvolti: tra le informazioni consegnate a società terze anche le risposte a questionari
Condividevano dati dei pazienti senza il loro consenso con terze parti, società del mondo dell’advertising tra le quali Facebook, Google, Microsoft e Pinterest. Stiamo parlando di Tempest e Monument, due startup che dal 2017 hanno consegnato informazioni sensibili su oltre 100mila utenti, pazienti che si appoggiavano alle loro piattaforme per un’attività fondamentale come quella della lotta contro la dipendenza da alcol. Monument, che aveva acquisito Tempest nel 2022, ha confermato che il processo è andato avanti per anni. Come si legge su TechCrunch, tra i dati condivisi senza consenso ci sono nomi, foto, email, indirizzi, numeri di telefono, assicurazioni sanitarie, e moltissime risposte dettagliate che le persone davano rispetto al consumo di alcol.
Queste due startup hanno sfruttato la leva dell’online soprattutto negli anni della pandemia, quando tante piattaforme dedicate alla cura personale e psicologica si sono espanse per far fronte alle difficoltà di milioni di persone, messe alla prova dall’isolamento durante i lockdown. Le cifre rispetto alla dipendenza da alcol negli Stati Uniti sono allarmanti: ne soffrono quasi 15 milioni di persone sopra i 18 anni e meno del 10% si è affidato a cure per risolvere il problema.