Come sarebbe la Milano di oggi dipinta da Monet e dagli altri impressionisti? L’intelligenza artificiale creativa ha rielaborato le immagini di alcuni paesaggi iconici della città mostrando come verrebbero raffigurati oggi secondo i canoni dell’Impressionismo. Non solo luoghi storici come il Duomo, i Navigli, l’Arco della Pace e il Castello Sforzesco, che già esistevano ai tempi di Monet, ma anche edifici contemporanei come la Torre Velasca e il Bosco Verticale.
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L’impressionismo con l’AI
Le opere, in mostra alla digital experience “Monet e gli Impressionisti”, sono state realizzate da un algoritmo messo a punto dalla startup Morghy Digital SB, fondata a Milano da Federico Morgantini, ingegnere e divulgatore digitale che è riuscita non solo a raffigurare nuove opere che vedono protagonista il capoluogo da un punto di vista degli impressionisti, ma ha trasformato anche alcuni capolavori di Renoir e Degas.
La seconda sala “AI e Impressionisti” è dedicata proprio all’analisi di alcune opere dei due maestri. Qui la domanda fatta all’intelligenza artificiale creativa è stata: “Come sarebbero le scene dipinte dagli impressionisti se rappresentate con una fotografia moderna?”. Partendo da dipinti come “Bal au moulin de la Galette” di Renoir e “L’Etoile” di Degas, Morghy.AI ha trasformato personaggi e paesaggi in scatti contemporanei inserendo in queste elaborazioni errori e imperfezioni come, ad esempio, facendo sparire oggetti che nel dipinto erano troppo impressionistici per dare dignità artistica all’atto creativo digitale. La digital exhibition è in corso negli spazi della Next Area di Milano, in via Paolo Sarpi.