L’obiettivo è raggiungere il target previsto dall’Europa, con il 70% di cittadini digitalmente abili entro il 2026
Tra le novità del cosiddetto decreto Recovery varato dal governo per mettere a terra il PNRR, la più importante è l’istituzione del fondo “Repubblica Digitale”. Si mettono in campo iniziative di formazione digitale e per il superamento del digital divide. L’obiettivo è quello di raggiungere il target previsto dall’Europa, con il 70% di cittadini digitalmente abili entro il 2026.
Che cos’è la Repubblica Digitale?
Repubblica Digitale è l’iniziativa strategica nazionale che ha l’obiettivo di combattere il divario digitale culturale presente nella popolazione italiana, sostenere la massima inclusione digitale e favorire l’educazione sulle tecnologie del futuro. Fondamentale per il raggiungimento di tale obiettivo è l’attività della Coalizione Nazionale per le competenze digitali, composta dai soggetti, pubblici e privati che aderiscono al Manifesto per la Repubblica Digitale, proponendo azioni concrete, capaci di produrre risultati misurabili e quantificabili.
Le novità del domicilio digitale
Il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, ha inoltre previsto, in accordo con gli uffici del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, una norma per permettere ai cittadini di iscrivere e gestire online il proprio domicilio digitale direttamente dall’anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR), accedendo con SPID e CIE. Grazie all’anagrafe nazionale, i Comuni hanno un unico punto di riferimento per reperire dati e informazioni anagrafiche senza doverle richiedere più volte e per poter erogare servizi integrati e più efficienti.
Repubblica Digitale, le news per le imprese
Il provvedimento non riguarda solo i cittadini, ma anche le imprese: nel decreto è infatti prevista una norma che consente a queste ultime di acquisire le certificazioni necessarie per le proprie attività attraverso un’unica piattaforma. Questa funzionalità agevola l’interoperabilità e lo scambio di informazioni tra le pubbliche amministrazioni ed è un servizio telematico per il collegamento alla Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND).
Infine, per la realizzazione del Polo Strategico Nazionale, il decreto prevede che la Presidenza del Consiglio si avvalga della società Difesa Servizi S.p.A quale centrale di committenza per l’espletamento della gara relativa all’infrastruttura.