Il sistema, che può essere installato all’interno dell’infrastruttura cloud dell’ospedale, permette ai pazienti di prevenire patologie come l’ipertensione o il colesterolo
Katherine sarà impiegata nel reparto pediatrico cardiovascolare del Massachusetts General Hospital per aiutare i piccoli pazienti, bambini e adolescenti, a prevenire certe malattie come l’ipertensione e il colesterolo alto. Katherine non è un medico ne un’infermiera ma l’avatar messo a punto dall’impresa senese QuestIT nell’ottica del programma “Raising Healthy Hearts”.
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Cosa fa Katherine
Essendo un avatar conversazionale, e il primo nel settore sanitario a essere dotato di Large Language Model, Katherine è in grado di comprendere il linguaggio medico e intagire in questo contesto. «L’AI è il presente e sarà il futuro della medicina – afferma Oscar Benavidez, a capo della Cardiologia Pediatrica nel Massachusetts General Hospital – Katherine ha un grande potenziale per essere un valido alleato nella lotta contro le malattie cardiovascolari, le quali, purtroppo, stanno diventando sempre più comuni anche nei giovani. Grazie a quest’innovazione all’avanguardia, orientata al Question & Answering, i professionisti in carne ed ossa dell’ospedale e i pazienti potranno dialogare con lo stesso avatar. L’assistente virtuale sarà capace di creare report accurati partendo da un insieme di documenti e file e di estrarre dati e informazioni utili da numerose cartelle cliniche». Più nel dettaglio, il Massachusetts General Hospital inoltrerà una comunicazione via mail a un campione specifico di famiglie, quelle con bambini e adolescenti di età inferiore ai 18 anni che hanno manifestato fattori di rischio per la salute del loro cuore come ipertensione a riposo, colesterolo alto e problemi legati al sonno, che saranno invitate a compilare due questionari: il primo è necessario per comprendere le abitudini, soprattutto alimentari, dei pazienti, mentre il secondo approfondisce le loro sfere sociali e psicologiche. Una volta cliccato il collegamento, Katherine li guiderà alla compilazione dei documenti in modo veloce. Ultimato il processo, i dati verranno raccolti e inoltrati ad un team di professionisti composto da cardiologi, nutrizionisti e psicologi. Questi, in base alle necessità dei diretti interessati, elaboreranno terapie su misura utili a migliorare il benessere generale dei diretti interessati.
Come è nata l’idea di QuestIT
L’azienda toscana che ha ideato Katherine ha incentrato il suo studio su tre pilastri fondamentali: velocità, flessibilità e accuratezza, necessari per l’impiego dell’avatar in un contesto ospedaliero. «Katherine sfrutta le più moderne tecnologie di elaborazione del linguaggio naturale, ovvero un Large Language Model opensource che abbiamo specializzato sul settore medico-sanitario – spiega il CEO, Ernesto Di Iorio – Il sistema può essere installato direttamente all’interno dell’infrastruttura cloud dell’ospedale attraverso una serie di ottimizzazioni e addestramenti su funzioni specifiche preservando la sicurezza e la privacy dei dati. L’intelligenza artificiale, come nel caso di Katherine, può essere un valido alleato nella lotta contro malattie e virus perché permette di risparmiare tempo e risorse senza rinunciare all’accuratezza delle risposte e alla sicurezza dei dati».