Didi Global ha dichiarato di voler garantite misure efficaci per la sicurezza della piattaforma e dei dati e per salvaguardare il cyberspazio
Didi Global, la versione cinese di “Uber” che era incappata nella trappola della gestione dei flussi di dati sensibili, ora può tornare a registrare nuovi utenti. Il caso, scoppiato nel 2021, aveva visto l’azienda di mobilità locale al centro di un’indagine sul pericolo di dispersione dei dati degli utenti. Pericolo che, adesso, sembrerebbe essere risolto e la società può riaprire le richieste di registrazione.
Leggi anche: Perché l’Asia imita la Cina sul controllo di social e internet
La storia di Didi Global
Dopo il debutto da oltre 4 miliardi di dollari, i grandi della finanza americana, Blackrock in testa, avevano puntato sull’azienda cinese per scoprire, poco dopo, che, per le autorità di Pechino, Didi global aveva violato i codici di sicurezza nazionale. Il conto fu molto salato: una multa da 1,2 miliardi dollari; il blocco di tutte le app e il titolo crollato in borsa. Didi si mise al riparo della borsa di Hong Kong, ma nel frattempo collaborava sottotraccia con le autorità per adempiere alla normativa che, intanto, si era fatta sempre più articolata: non solo la legge sulla sicurezza dei flussi di dati in uscita e sulla cybersecurity ma anche quella sulla privacy dei dati personali. Dopo aver pagato il suo debito e oltre un anno di stop, da ora in avanti la Didi Global potrà tornare a registrare nuovi utenti. E il pericolo della dispersione dei dati sembrerebbe essere svanito.
L’azienda di mobilità locale avrà bisogno che le app tornino negli store nazionali per conquistare nuovi utenti. Riconquistare la fiducia del mercato e degli utenti dopo il blocco delle sue 25 app non sarà, di certo facile, ma la società ce la metterà tutta per tornare in auge. In particolare, il team di Didi Global ha dichiarato di volersi impegnare affinché possano essere garantite misure efficaci per la sicurezza della piattaforma e dei dati e per salvaguardare il cyberspazio nazionale. In un certo senso, Didi Global dovrà fare da apripista con un controllo puntuale dei meccanismi di protezione, in primis lo storage dei dati, e con la possibilità, per il Governo cinese, di vigilare sui flussi. Anche le quotazioni potranno ripartire. Quotazioni che, peraltro, dovranno essere sbloccate anche sul lato estero.