L’annuncio è stato dato dal frontman del gruppo e per coincidenza è arrivato mentre la BBC ha deciso di sospendere Top Gear dopo l’ennesimo incidente d’auto
Questa è la fine. Quella vera. Non ci saranno altri programmi d’auto condotti da Jeremy Clarkson, Richard Hammond e James May. Un rischio che i milioni di fan del programma della BBC (ma trasmesso in tutto il mondo) avevano già corso nel 2016, quando Clarkson fu licenziato in tronco dall’emittente britannica per averne aggredito fisicamente uno degli autori. All’epoca i tre ripararono su Amazon, ma l’alchimia di Top Gear si era persa per sempre.
Da Top Gear a Grand Tour
L’irriverenza dei tre, firma del programma, si rintracciava nelle numerose stilettate fatte nei confronti del loro vecchio show (a iniziare dal nome, che presenta le stesse iniziali, ma invertite) e del modo in cui avevano deciso di immortalare il loro approdo sulla streaming tv dell’ecommerce americano, con Clarkson che, lasciati gli studi della BBC in una piovosa e cupa Londra, saliva su una rombante auto americana e si lanciava tra i colori caldi e avvolgenti del deserto statunitense.
Ma la necessità di strafare, di spingersi sempre un po’ più in là, aveva ridotto Grand Tour a una sorta di macchietta delle serie più belle di Top Gear, tanto che la formula del programma era stata rivista più volte in corso d’opera, eliminando prima la partecipazione delle stelle del cinema e della televisione, altra caratteristica presa di peso dal programma originale, quindi la presenza in studio e la sua serialità (con Clarkson che continuava a chiudere ogni puntata augurando la buonanotte, indifferente al fatto di essere su una piattaforma in streaming priva di palinsesto e orari) a favore di alcuni special annuali in giro per il mondo.
E proprio gli speciali che saranno trasmessi su Prime nel 2024, in Mauritania e Zimbabwe, che Clarkson, May e Hammond hanno girato quest’anno, saranno gli ultimi due della serie. “Abbiamo chiuso – ha detto il controverso conduttore (finito nuovamente al centro di forti polemiche agli albori di quest’anno, per alcuni commenti troppo pesanti su Meghan Markle, moglie, dal 19 maggio 2018, del principe Henry, duca di Sussex). Recensisco auto il televisione dal 1989: sono ormai 34 anni. E dopo l’anno prossimo non lo farò più”.
Per una strana coincidenza la notizia della fine del programma (che potrebbe non tradursi nello scioglimento del trio, anche se ognuno di loro ha trasmissioni personali) arriva a stretto giro dall’annuncio dell’emittente britannica BBC di non voler rinnovare Top Gear, il programma di automobili più famoso al mondo andato in onda anche in questi anni con nuovi conduttori che non sono più riusciti a ottenere l’audience riscosso da Clarkson, May e Hammond.
La scelta di sospendere la trasmissione però non è collegata agli ascolti assai più modesti ma all’incidente che, nel dicembre dello scorso anno, ha coinvolto Freddie Flintoff, uno dei presentatori della trasmissione, rimasto gravemente ferito durante una corsa sullo storico circuito del programma, Dunsfold Park. Solo poche settimane fa la BBC era riuscita ad accordarsi con il presentatore per un risarcimento da 9 milioni di sterline. Troppo, probabilmente, per uno show incapace di decollare ma sempre pronto a offrire conti molto salati.