Il popolarissimo giornalista dell’automotive si è messo ancora una volta nei guai. Dopo essere stato cacciato dalla BBC rischia ora di perdere le sue trasmissioni sulla piattaforma streaming
Vive intrappolato in un eterno giorno della marmotta – e le sue intemperanze ricordano quelle del protagonista interpretato da Bill Murray -, Jeremy Clarkson, popolarissimo ma pure divisivo volto della televisione britannica che negli anni è riuscito, anche grazie alla sua ironia graffiante e caustica, ad assurgere al ruolo di star mondiale.
Fatto fuori dalla BBC perché aveva preso a cazzotti uno dei produttori, salvato da Amazon che lo ha reso protagonista di due format, The Grand Tour (sulla falsariga di quel Top Gear che conduceva in Gran Bretagna) condotto assieme a Richard Hammond e James May e Clarkson’s Farm, potrebbe ora fare la medesima fine ed essere accompagnato in malo modo alla porta degli studi televisivi.
Perché Amazon potrebbe licenziare Jeremy Clarkson
Questa volta, il giornalista britannico che negli anni con le sue battute ha attirato su di sé gli strali della stampa generalista, di politici e perfino ambasciatori, rischia il posto non per qualcosa che ha detto in trasmissione, ma per qualcosa che ha scritto sul Sun nei confronti di Meghan Markle, moglie, dal 19 maggio 2018, del principe Henry, duca di Sussex: “La odio – ha scritto – non come odio Nicola Sturgeon o Rose West. La odio a livello cellulare. Di notte non riesco a dormire mentre giaccio digrignando i denti e sogno il giorno in cui verrà costretta a camminare nuda per le strade di ogni città della Gran Bretagna mentre la folla le urla “Vergogna!” e le lanciano grumi di escrementi”. Chiaro riferimento alle vicende della saga fantasy Il Trono di Spade e all’odiato personaggio di Cersei Lannister.
La lettera di scuse a Harry e Meghan
A nulla sono servite le scuse della testata e dello stesso giornalista, sia attraverso i propri social, sia in forma privata, per mezzo di una missiva indirizzata direttamente a Harry e Meghan. Il secondogenito della Royal Family, forse anche per tirare la volata al suo chiacchieratissimo libro “Spare” che ha sancito il divorzio con la sua famiglia, le ha infatti rispedite al mittente, cavalcando l’onda del sessismo: “È un trattamento spaventoso, offensivo e crudele riservato a mia moglie. Questo in quanto incoraggia altre persone nel Regno Unito e in tutto il mondo, soprattutto uomini, a pensare che sia accettabile trattare le donne in questo modo”.
E, in effetti, in questo periodo storico persino un giornalista al quale finora era stato perdonato di tutto potrebbe vedersi stracciare il contratto con Amazon se fosse accusato di misoginia. Ecco perché di colpo la sua permanenza sulla televisione digitale statunitense s’è fatta traballante e i programmi che conduce, dopo le ultime serie appena registrate, potrebbero persino essere sospesi.
Le numerose gaffe che hanno fatto la fortuna di Jeremy Clarkson
Come si anticipava, la popolarità mondiale di Clarkson è legata a doppio filo alle sue gaffe. Nel febbraio 2011 l’ambasciata messicana a Londra pretese scuse ufficiali per alcune frasi pronunciate sull’indolenza dei sudamericani che non riuscivano a scavalcare il muro col Nord America, quindi l’anno dopo fu il turno dell’India, che non prese bene il fatto che Clarkson attraversò il subcontinente con un’auto dotata di WC perché “chi viene qui si becca la diarrea”.
Rischiò di avere ben altre conseguenze la bravata di Clarkson nel viaggio in Argentina del 2014: il giornalista britannico guidò infatti una vettura targata H982 FKL nel corso dell’intero speciale natalizio, chiaro (sebbene lui abbia sempre smentito) riferimento all’anno (1982) e al conflitto per le isole Falkland, al centro di una guerra combattuta fra gli eserciti di Argentina e Regno Unito il cui epilogo evidentemente nel Sud America ancora brucia. La troupe fu infatti circondata da veterani del conflitto e costretta a lasciare il Paese scortata dalla polizia.
E poi, appunto, la ben nota scazzottata con il produttore di Top Gear, forse causata perfino da una bistecca che Clarkson non riuscì mai ad addentare visto che la cucina dell’hotel in cui alloggiava per le riprese del programma era già chiusa. In quell’occasione, la BBC mandò in onda un’ultima puntata del programma condotta solo da Richard Hammond e James May con alle spalle un enorme pachiderma a simboleggiare il proverbiale elefante nella stanza che tutti vedono ma del quale non si può parlare. I suoi compagni d’avventure decisero di dimettersi dallo show in solidarietà col collega e furono rimpiazzati da altri presentatori (tra questi anche Matt Leblanc, famoso soprattutto per essere il Joy di Friends) che però non seppero totalizzare i medesimi ascolti del trio originario. Resta da capire se anche questa volta May e Hammond faranno nuovamente squadra o se invece lasceranno Clarkson al proprio destino…