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Quarta tappa del nostro viaggio nell’innovazione: siamo andati a Roma per scoprire l’Accenture Cloud Innovation Center (ACIC), il centro che Accenture ha dedicato alle tecnologie cloud
Oggi l’innovazione fa grande affidamento sul cloud per ospitare ed elaborare informazioni di ogni tipo: è una rivoluzione iniziata da molti anni, forse potremmo dire persino decenni fa, ma che sta trovando pieno compimento solo oggi grazie anche alle nuove reti mobile di quinta generazione, il cosiddetto 5G, e alla diffusione sempre più capillare delle reti a banda larga su fibra ottica. Certo, una parte rilevante la fanno anche i dispositivi sempre più potenti che ci portiamo in tasca o nello zaino, e un’accelerazione importante l’ha impressa l’emergenza pandemica del 2020: ma vi siete mai fermati a chiedervi come funzioni davvero il cloud e quali innovazioni può abilitare?
Da qualche parte ci dovrà essere qualcuno che deve costruire tutti quei servizi che siamo ormai abituati a dare per scontati, così come l’intera infrastruttura del Web e delle piattaforme digitali che anno dopo anno si fa sempre più complessa. Siamo ormai abituati a pensare Internet e tutto quanto fruiamo attraverso la Rete come una scatola magica, senza conoscere cosa accade dentro quella scatola: in luoghi come ACIC, Accenture Cloud Innovation Center, succede proprio questo. Gli esperti al lavoro nel centro di Roma si occupano di studiare e pre-configurare soluzioni su misura per le grandi aziende, ma non solo: la capacità del cloud di essere flessibile e scalabile permette di sviluppare prodotti destinati a un pubblico più ampio del solito e spesso è possibile offrire anche alle PMI le stesse risorse e opportunità che fino a qualche anno fa sarebbero state riservate solo a organizzazioni di grande dimensione .
ACIC, uno spazio condiviso dove condividere
Quello che succede in un luogo come ACIC, oggi, non è solo il semplice lavoro per trasportare sulla nuvola i servizi, le applicazioni e magari i dati che fino a pochi anni fa risiedevano fisicamente sui PC o nei CED delle aziende. Tutto questo è già in Rete, ospitato negli enormi datacenter che i vari player di questo mercato hanno costruito in giro per il mondo. Non si tratta più solo traghettare online utenti e servizi ma di costruire un nuovo percorso che nasce e vive interamente in Rete e che consente, oltre al risparmio economico, anche e soprattutto la creazione di nuove opportunità di business.
La scelta di costruire ACIC all’interno di uno spazio condiviso come il TAG di Roma Ostiense è figlia di questa nuova consapevolezza: in uno dei quartieri più vivi della Capitale, a due passi dall’università e dal ricco menu della zona del Porto Fluviale, i talenti di Accenture si possono confrontare con le startup e altre aziende che stanno percorrendo il percorso di crescita. Soprattutto, c’è anche l’opportunità di conoscere e approfondire la conoscenza di nuovi modelli di business: quelli cloud-native, quelli che nascono e crescono in Rete, che magari possono essere integrati in quelli attuali o comunque possono insegnare un approccio differente.
Quello che porta in dote Accenture, e che costruisce anche in questi luoghi, è l’esperienza: quella maturata in questi spazi o altrove, che consente di investire ogni risorsa nello studiare la costruzione di nuove opportunità di crescita. Il cloud, infatti, è uno strumento che abilita la costruzione di nuovo business e la creazioene di valore, ma giorno dopo giorno diventa una macchina sempre più complessa: potersi affidare ad un interlocutore che ha le competenze giuste per sviluppare soluzioni e applicazioni (o come adattare qualcosa di già esistente alle esigenze specifiche del singolo cliente), può tradursi in un vantaggio competitivo non trascurabile.
Il nostro viaggio continua
La data della quarta tappa dell’Innovation Journey di StartupItalia insieme ad Accenture è fissata: il prossimo 8 novembre, infatti, visiteremo insieme a Florencia Di Stefano-Abichain la sede romana di ACIC, scoprendone i luoghi dove gli esperti di Accenture lavorano a nuove soluzioni e collaborano con clienti e partner in un’ottica di co-creazione. Insieme a Valerio Romano, Cloud First Lead di Accenture, a Benoit Hanssen, CTO di WindTre, e al padrone di casa Leonardo Vomero, Florencia ci farà scoprire cosa ci riserva il futuro nel mondo del lavoro e in quello delle comunicazioni, e come in generale la nostra vita cambierà grazie ai nuovi strumenti.
Florencia Di Stefano-Abichain ci racconterà anche a che punto è la Startup Challenge di Accenture Italia: rincontrerà così anche due volti che abbiamo già conosciuto durante il nostro viaggio, Danilo Mazzara (Accenture Open Innovation Lead) e Sandro Bacan (Accenture Innovation Lead per Italia, Europa centrale e Grecia), che sono stati in prima linea durante tutto il percorso affrontato fino a qui e che ci racconteranno nel dettaglio come si svolgeranno le fasi finali di questo contest e cosa possono aspettarsi le startup selezionate per accedere alla fase finale.
Infine, continua anche il percorso parallelo del podcast: Innovation Journey è a tutti gli effetti un progetto che si articola attraverso tantissimi media, e, dopo Roma, Napoli e Milano proseguirà il suo cammino in Italia anche nel 2022 per scoprire e raccontare già oggi cosa ci riserva il nostro domani.