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L’esempio nel settore mobility. Le due aziende saranno ospiti al SIOS21 il 13 dicembre in collaborazione con Università Bocconi
Innovare servizi e modelli di business per stare al passo con un mondo della mobilità in continuo cambiamento, anche nel campo delle coperture assicurative in caso di imprevisti sulla strada. Questa la sfida colta da BVA Doxa, società leader nel settore della ricerca e consulenza di marketing, e THINGS, realtà all’avanguardia nello sviluppo di nuovi prodotti e servizi con focus sulle soluzioni IoT per il mondo consumer, che insieme a Europ Assistance Italia hanno sperimentato un percorso di innovazione basato sull’approccio di Data-DrivenDesign. Anche di questo parleranno BVA Doxa e THINGS al SIOS21, in calendario lunedì 13 dicembre a Milano in collaborazione con Università Bocconi. Le due realtà saranno presenti sul palco dello StartupItalia Open Summit Winter Edition.
Ma in che cosa consiste il progetto di Europ Italia Assistance? Come ci hanno già spiegato in questo articolo in cui è stata presentata la partnership tra BVA Doxa e THINGS, al centro di questa iniziativa c’è l’applicazione del Data-Driven Design per un progetto sperimentale nel settore mobility, in cui il pool di consulenti THINGS e BVA Doxa ha collaborato fianco a fianco con un team selezionato di Europ Assistance Italia.
Europ Assistance Italia è partita da un’esigenza specifica: a fronte delle nuove abitudini del consumatore nell’ambito della mobilità urbana, progettare una soluzione assicurativa che potesse coprire la persona – e non solo il veicolo – indipendentemente dai mezzi scelti per i suoi spostamenti. BVA Doxa e THINGS hanno dunque messo a disposizione il loro modello innovativo fondato sull’integrazione nativa di tecniche di Market Research & Product Experience Design, volto alla progettazione e sviluppo del servizio partendo dalla conoscenza approfondita dei bisogni, aspettative e comportamenti degli utenti.
L’approccio adottato consente di creare un nuovo prodotto attraverso cicli iterativi di design e attività di user validation dei prototipi, che anticipano la raccolta di feedback da parte dei potenziali utilizzatori: in questo modo si ottiene un prodotto già raffinato prima del lancio, riducendo i rischi di insuccesso. Tutto ciò avviene in un contesto fortemente interdisciplinare, in cui si fondono competenze di design, market research, business e tecnologia. «Anche nel caso specifico di Europ Assistance abbiamo identificato un processo personalizzato, basato sull’impiego delle metodologie di Agile UX e Design Thinking mirate a creare una concept idea di prodotto in grado di rispondere concretamente ai nuovi bisogni delle persone nel settore della mobilità», ha spiegato Pier Bardoni, fondatore e CEO di THINGS.
«È stato fondamentale per noi identificare i fattori critici di successo lavorando a stretto contatto con le diverse funzioni di Europ Assistance. La valorizzazione degli asset aziendali di servizio è uno degli elementi cardine del nostro modello», ha aggiunto Massimo Sumberesi, Head of Marketing Advice del gruppo BVA Doxa.
In definitiva, il Data-Driven Design è un approccio flessibile, aperto alla contaminazione e connotato al tempo stesso dal massimo rigore metodologico. Sono questi gli ingredienti principali che concorrono alla fattibilità e sostenibilità di un nuovo prodotto, garantendo la qualità del risultato finale attraverso l’applicazione di tecniche e tools già consolidati nel mondo del design di prodotto e della ricerca di mercato.