Nel paese la politica del figlio unico è durata 30 anni. Di fronte al calo demografico, Guixi utilizza i dati dei single per farli incontrare
Siamo a Guixi, una città nella provincia di Jiangxi nella Cina sud orientale, dove le autorità pubbliche hanno deciso di lanciare un’app per invitare (o spingere?) le persone single a incontrare l’anima gemella e a sposarsi. Le app di dating stile Tinder non sono una novità e, come accade per i social network, sono il luogo digitale dove odierne coppie felici si sono incontrate per la prima volta. Diversa è invece la questione se a sviluppare una piattaforma simile è un ente pubblico in un paese che, come si sa, ha una propria concezione di privacy dei dati dei cittadini. Secondo quanto scritto sul Post, il funzionamento dell’app è ancora poco chiaro, ma sembrerebbe che sia il sistema stesso a matchare le coppie. L’iscrizione, addirittura, potrebbe non essere volontaria: tutti i single presenti nei database pubblici verrebbero automaticamente iscritti.
Non si tratta della prima volta in cui in Cina si attuano politiche così cupidamente aggressive. La provincia di Jiangxi avrebbe infatti un sacco di informazioni sui propri cittadini single, invitandoli a partecipare a diversi eventi di matching. La volontà politica di spingere le persone a sposarsi perfino con un Tinder di Stato è dovuta al fatto che nel 2022 in Cina si è registrato un calo demografico per la prima volta in sessant’anni.
Sposarsi, dunque, per poi fare figli. Nel paese, fra l’altro, si è voltata pagina rispetto alla rigida politica del figlio unico, varata da Deng Xiaoping alla fine degli anni 70 e che tra le sue conseguenze ha comportato abusi, violenze e aborti forzati (si stima che non siano potuti nascere 400 milioni di bambini). Stando alle ultime novità la regola del figlio unico ha ceduto il passo a una maggiore libertà da parte delle coppie nell’avere più di un figlio.