Continua lo scontro tra il social e i paesi che richiedono una normativa
Si allarga il gruppo di stati che vogliono tassare Facebook e i Big tech per le news che vengono pubblicate e condivise tramite social network e web. Nelle scorse ore il gigante di Menlo Park ha adottato una misura drastica in Australia, dove nei prossimi giorni potrebbe entrare in vigore una norma che impone alla società di pagare gli editori per i contenuti giornalistici diffusi sulla piattaforma: in risposta Facebook ha oscurato tutte le pagine di quotidiani o siti di informazione, cancellando tutte le notizie dai feed degli utenti. Nonostante questo il paese non ha intenzione di fare passi indietro sulla norma. E ora anche il Canada si è esposto: come si legge su The Mercury News, il paese nordamericano intende proporre una legge analoga.
Leggi anche: Il Canada “sposa” l’Australia: impegno a tassare Facebook sulle news
Canada: l’unione contro i Big Tech
«Il gesto di Facebook è altamente irresponsabile – ha scritto sul proprio profilo social Steven Guilbeault, ministro del patrimonio culturale del Canada – continueremo ad andare avanti per introdurre un’equa legislazione tra i media e i giganti del web». Il membro del governo ha aggiunto che è al lavoro con i suoi omologhi in Germania, Francia e Finalndia per procedere nei lavori. «Più siamo intorno al tavolo ad adottare normative simili, meno sostenibile sarà per Facebook moltiplicare tali azioni», ha aggiunto Guilbeault in riferimento proprio alla scelta del social di oscurare le news in Australia.
Leggi anche: Pancheri (Sky TG24): «Irruzione a Capitol Hill ha smascherato i Big Tech»
Big tech divisi?
La notizia legata all’atteggiamento di Facebook in Australia continua ad occupare le homepage dei siti specializzati. Questo anche perché Google ha preso una strada opposta all’azienda di Mark Zuckerberg: il motore di ricerca infatti firmerà accordi con la News Corporation di Rubert Murdoch. Stando ai dati diffusi dal Canada, una normativa che impone ai Big tech di pagare i contenuti giornalistici agli editori porterebbe nelle casse dell’informazione 620 milioni di dollari canadesi all’anno. Da parte sua, Facebook si è difesa, sostenendo che le notizie rappresentano soltanto il 4% dei contenuti che gli utenti visualizzano attraverso il social. In Australia l’effetto del black out informativo avrà però ripercussioni su 17 milioni di utenti che, ogni mese, utilizzano Facebook (anche per informarsi).