La big tech asiatica è alla ricerca di startup early stage che si occupano di intelligenza artificiale per competere con le americane ChatGPT e Bard
Mentre nell’Occidente del mondo si fanno i conti con pregi e difetti di ChatGPT, la Cina punta su Ernie, il chatbot di IA generativa su cui è al lavoro anche Baidu, il principale motore di ricerca cinese. L’obiettivo del Paese giallo-rosso è quello di ridurre la dipendenza dalle basi tecnologiche statunitensi sviluppando propri modelli di intelligenza artificiale di grandi dimensioni. Ma a differenza degli Stati Uniti, alcuni dei suoi sforzi di intelligenza artificiale più avanzati si stanno svolgendo presso colossi di Internet affermati, come Baidu.
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Il fondo da 145 milioni
Dopo il lancio di Ernie a marzo, ora Baidu spinge anche le startup che si occupano di intelligenza artificiale a partecipare allo sviluppo del nuovo sistema. Durante un vertice di JPMorgan in Cina questa settimana, il co-fondatore e CEO di Baidu, Robin Li, ha annunciato il lancio di un fondo da un miliardo di yuan (145 milioni di dollari) per sostenere le società di intelligenza artificiale generativa in fase iniziale. Una richiesta che non sorprende, dato che le startup cinesi di intelligenza artificiale generativa non hanno sperimentato un’adozione diffusa e la maggior parte degli investimenti è concentrata proprio nelle prime fasi. Baidu intende utilizzare il fondo per l’adozione del proprio modello di linguaggio di grandi dimensioni, Ernie Bot.
«Gli sviluppatori americani stanno costruendo nuove applicazioni basate su ChatGPT o altri modelli linguistici. In Cina, ci sarà un numero crescente di sviluppatori che costruiscono applicazioni AI utilizzando Ernie come base – ha affermato Robin Li – Sono molto fiducioso sullo sviluppo dell’IA in Cina. Negli ultimi decenni, la Cina ha abbracciato calorosamente le nuove tecnologie. Anche se non abbiamo inventato Android, iOS o Windows, abbiamo sviluppato una serie di applicazioni molto innovative come WeChat, Douyin e Didi. Molti di loro sono popolari e utili. La stessa tendenza si sta verificando nell’era dell’IA». E Baidu non è l’unica big tech a lavorare a un proprio modello di IA; anche Alibaba e Tencent stanno sviluppando i propri linguaggi di grandi dimensioni.