Un accordo provvisorio sulle norme fondamentali che regolamenteranno l’intelligenza artificiale nel territorio comunitario è stato ratificato. Il prossimo passo, nel mese di aprile, sarà il voto da parte dell’assemblea legislativa, che aprirà la strada alla prima normativa al mondo sull’intelligenza artificiale. Scopriamo insieme i dettagli.
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Cosa prevede l’accordo sull’AI
Le basi per quello che viene chiamato “AI Act” adesso ci sono. Le nuove regole puntano a fissare i confini dei sistemi di intelligenza artificiale che attualmente sono in uso, o che lo saranno. E le normative interessano praticamente tutti i settori lavorativi: dalle banche alle automobili, dai prodotti elettronici e alle compagnie aeree, fino ai comparti di sicurezza e della pubblica amministrazione. La normativa regolerà anche i modelli di intelligenza artificiale generativa come quella creata da OpenAI, addestrata su grandi quantità di dati e costantemente in evoluzione. «La legge sull’intelligenza artificiale fa un passo avanti: gli eurodeputati della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento europeo e del Mercato europeo comune hanno approvato l’accordo provvisorio per una legge sull’intelligenza artificiale che garantisce la sicurezza e rispetta i diritti fondamentali», hanno commentato le due Commissioni del Parlamento europeo. All’inizio di questo mese, dopo che la Francia ha ottenuto una serie di concessioni per alleggerire l’onere amministrativo sui sistemi di intelligenza artificiale ad alto rischio e offrire una maggiore protezione per la sicurezza aziendale, i Paesi dell’UE hanno supportato l’iniziativa. Più preoccupate le Big Tech, che lamentano una formulazione vaga e generale di alcuni punti dell’accordo.