xAI, l’azienda di intelligenza artificiale fondata da Elon Musk, ha lanciato Grok-2 e Grok-2 mini in versione beta. Il nuovo modello di intelligenza artificiale può generare immagini sul social network X, anche se l’accesso all’AI di X è attualmente limitato agli utenti Premium e Premium+. xAI ha, però, affermato che sia Grok-2 che Grok-2 mini nella versione beta sono disponibili per tutti gli utenti di X.
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Il nuovo Grok
«Si tratta di un significativo passo avanti rispetto al precedente modello 1.5, con nuove funzionalità di chat, codifica e ragionamento. Allo stesso tempo, stiamo introducendo Grok-2 mini, un piccolo ma capace fratello di Grok-2», si legge nel blog di xAI. L’azienda di intelligenza artificiale di Musk prevede di rendere entrambi i modelli disponibili agli sviluppatori tramite la sua API aziendale entro la fine di questo mese.
Le funzionalità aggiuntive
Il testo riportato sotto le immagini di esempio suggerisce che l’AI di X sta utilizzando FLUX.1 di Black Forest Labs per creare nuove immagini. Al momento ci sono pochi dettagli sulle effettive capacità di Grok 2, anche se secondo alcuni esperti interpellati da media internazionali la nuova intelligenza artificiale sarebbe migliore nella generazione di codice, nella scrittura e nelle ricerca delle notizie. La notizia arriva dopo pochi giorni dalla decisione della Data Protection Commission del Regno Unito, di sospendere l’uso dei dati degli utenti europei di X per l’addestramento dell’AI. In base al GDPR (Regolamento generale sulla protezione dei dati), l’uso dei dati può avvenire solo con il consenso esplicito degli utenti mentre Grok lo avrebbe fatto senza ricevere feedback da parte degli utenti.
La sfida con OpenAI
Sin dalla sua nascita, nel 2023, dopo il successo globale di ChatGPT, Grok vuole sfidare l’intelligenza artificiale di OpenAI. Lo scorso marzo, lo stesso Elon Musk aveva reso open source il chatbot Grok, con l’intento di competere proprio con ChatGPT. Era accaduto proprio pochi giorni dopo che aveva fatto causa alla società di Sam Altman con l’accusa di portare avanti un modello a scopo di lucro.