Passata oltre una settimana dalle dimissioni di Carlos Tavares da Ceo del gruppo, Stellantis ha comunicato un nuovo importante investimento fuori dall’Italia. La multinazionale dell’auto costruirà una Gigafactory in Spagna, a Saragozza, dove saranno prodotte batterie al litio ferro fosfato per vetture elettriche di piccole dimensioni. Per farlo Stellantis ha siglato una joint venture insieme al colosso cinese del settore Catl per investire fino a 4,1 miliardi di euro sul progetto.
Gigafactory in Spagna: cosa sappiamo del progetto Stellantis
Come si legge sul Sole 24 Ore, la struttura potrebbe raggiungere una capacità di 50 GWh, ma questo dipenderà anche dal sostegno economico che arriverà dal governo di Madrid oltre che dall’Unione Europea. Lo stabilimento, secondo i piani, dovrebbe partire con la produzione di batterie entro la fine del 2026. Nel comunicare questa novità che riguarda Stellantis e gli investimenti fuori dall’Italia, il gruppo ha anche citato l’altra Gigafactory, a Termoli, annunciata in origine come una joint venture (Acc) insieme a Mercedes e Total Energies.
Che ne è stato della Gigafactory di Termoli
Poco dopo l’annuncio della Gigafactory di Termoli è arrivato lo stop, con la decisione di posporre il piano, scelta che ha allarmato il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Nel comunicare il progetto in Spagna il gruppo ha parlato anche dell’iniziativa in Molise, integrata dall’investimento a Saragozza.
Nell’incontro al Mimit lo scorso settembre la joint venture Acc ha «manifestato incertezza sui tempi di realizzazione delle Gigafactory di Termoli e Kaiserslautern – come si legge sul sito del Ministero – a causa del mutato contesto di mercato dell’auto elettrica, delle incertezze sulla domanda futura di componenti per l’industria automotive e della possibilità di adottare nuove tecnologie produttive per la realizzazione di batterie meno costose del 20-30%».
Quante automobili si producono in Spagna
Pur essendo un Paese senza brand automotive “domestici” – Seat venne fondata nel 1950 grazie a un accordo tra il governo spagnolo e Fiat – il Paese iberico produce quattro volte il volume di automobili dell’Italia. Come si legge sul Corriere della Sera, sono oltre 1,6 i milioni di mezzi realizzati (da gennaio a settembre 2024), mentre in Italia meno di mezzo milione. Le ragioni sono diverse, a cominciare dai costi di produzione come quello legato all’energia: in Italia costa 103 euro al MWh contro i 53,7 della Spagna.