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Il programma della XIII edizione di Science for Peace and Health indaga gli scenari post-pandemia da un punto di vista scientifico, sociale, economico e ambientale
Il futuro dopo la pandemia: le misure messe in campo dai Governi; le prossime frontiere della telemedicina; nuovi modelli di sviluppo sociale e uno sguardo agli ecosistemi: sono questi i temi al centro della Tredicesima Conferenza Mondiale Science for Peace and Health, promossa da Fondazione Umberto Veronesi e organizzata in collaborazione con l’Università Bocconi, con i patrocini, tra gli altri, del Ministero degli Affari Esteri e della Transizione Ecologica. Questa nuova edizione, dal titolo “NEXT ATTUALITÀ E PROSPETTIVE: RIPENSIAMO AL DOMANI DOPO LA PANDEMIA”, è in programma dal 15 al 18 novembre. In conduzione, Fulvio Giuliani e Giulia Innocenzi. Le sessioni potranno essere seguite anche in live streaming a partire dalle 18:30 sul sito di Fondazione Umberto Veronesi e sul canale dedicato di StartupItalia, che coprirà l’evento anche sulle proprie pagine social, dando vita a una partnership crosschannel.
Tra i relatori ci sono anche i Premi Nobel Abhijit Banerjee ed Esther Duflo, oltre agli interventi di 30 esperti, tra docenti e professionisti, di calibro nazionale e internazionale. “Quest’anno ci poniamo l’obiettivo di discutere come la pandemia abbia scosso, dalle fondamenta, sistemi consolidati di rapporti sociali e istituzionali che tuttavia, in alcuni casi, si sono rivelati estremamente fragili – afferma Alberto Martinelli, vice presidente di Science for Peace and Health – Insieme ai relatori, desideriamo tracciare alcuni possibili scenari, da un punto di vista scientifico, sociale, economico e ambientale, che ci aiutino a capire dove stiamo andando e come dobbiamo agire per garantire a tutti il diritto alle cure e a una vita dignitosa, in accordo con i Sustainable Development Goals fissati dalle Nazioni Unite”.
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Una panoramica sulla XIII edizione di Science for Peace and Health
Organizzata in collaborazione con l’Università Bocconi, la Conferenza vuole trattare la pandemia come un’esperienza da cui ognuno di noi può trarre insegnamenti e lezioni da mettere in pratica negli anni a venire. Cosa possiamo fare per migliorarci e migliorare l’ambiente che ci circonda? Cosa ha funzionato durante la pandemia e quali sono state, invece, le falle che si sarebbero potute evitare? L’edizione 2021 di Science for Peace and Health vuole dare forma a una visione prospettica di quello che la pandemia ci ha, sinora, insegnato, e di come cambieranno gli assetti mondiali, sotto diversi punti di vista. Medicina integrata del territorio; sfide e opportunità per la ricerca scientifica; responsabilità nella comunicazione; equità e salute; “One Health”: il filo che unisce l’ambiente al benessere, sono gli argomenti che saranno trattati durante la quattro giorni di incontri. Da sempre parte integrante della Conferenza, anche in questa edizione torna l’Art for Peace Award, sotto la direzione artistica di Denis Curti: il premio verrà assegnato alla Federazione Italiana Fotografi (FIAF) per il ruolo e il valore che la fotografia ha avuto nel raccontare la pandemia grazie agli scatti di tanti cittadini che, pur non essendo fotografi professionisti, hanno condiviso immagini iconiche di un drammatico momento storico. “Dall’inizio dell’emergenza sanitaria, a pagare un prezzo particolarmente alto sono state le persone malate, fra gli altri i pazienti fragili, come quelli oncologici o affetti da altre malattie croniche. Una pandemia occulta che ha visto minacciato il diritto alla cura e l’equità nell’accesso ai servizi – afferma Paolo Veronesi, presidente della Fondazione Umberto Veronesi – Abbiamo imparato che dobbiamo essere pronti e, ancora una volta, abbiamo compreso quanto sia centrale il ruolo della ricerca scientifica per rispondere alle sfide di oggi, tra cui quelle delle malattie emergenti. Questa Conferenza sarà l’occasione per un confronto su innovazioni scientifiche, tecnologiche e organizzative oggi più che mai necessarie”. Ad aprire i lavori sarà proprio il presidente Veronesi, assieme a Gianmario Verona, Rettore dell’Università Bocconi.
Il programma dei lavori
LE MISURE MESSE IN ATTO DAI GOVERNI PER FRONTEGGIARE LA PANDEMIA
Attraverso un taglio politico-economico, la prima giornata, il 15 novembre, sarà dedicata all’analisi dei sistemi di governo e sanitari di livello sovranazionale e nazionale, per capire come hanno reagito alla pandemia; quali sono state le misure messe in campo e quali quelle da consolidarsi, in futuro, in un’ottica di migliore coordinamento. A trattare il tema ci saranno i premi Nobel per l’Economia 2019 Abhijit Banerjee ed Ester Duflo. Seguirà una sessione dedicata all’innovazione in campo medico, con un focus sulla medicina territoriale e la telemedicina, portate come esempio di strategie particolarmente utili in contesti emergenziali, ma non solo. A parlare di questo argomento: Michele Perrino, presidente e amministratore delegato VP di Medtronic Italia, tra i top sponsor dell’evento; Elio Borgonovi, professore di Economia e Gestione della Pubblica Amministrazione all’Università Bocconi; Arnon Afek, vice direttore del Sheba General Hospital di Tel Aviv, e Luca Richeldi, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Pneumologia presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli.
RICERCA E VACCINI
Ricerca e distribuzione dei vaccini anti-Covid19 sono i temi al centro della seconda giornata, che vedrà i contributi di Chiara Tonelli, presidente del Comitato Scientifico di Fondazione Umberto Veronesi; Alberto Mantovani, direttore Scientifico dell’IRCCS Humanitas; Domenico De Masi e Telmo Pievani, rispettivamente professore di Sociologia del Lavoro dell’Università “La Sapienza” e professore di Filosofia delle Scienze Biologiche dell’Università di Padova. Non mancherà il punto di vista delle stesse imprese farmaceutiche, che hanno avuto un ruolo di primo piano nella messa a punto e nella distribuzione dei vaccini. Tra i presenti: Pasquale Frega, amministratore delegato di Novartis Farma Spa, tra i top sponsor della Conferenza. Incentivi e risorse per promuovere la campagna di vaccinazione negli Stati Uniti sono gli argomenti al centro dell’intervento di Kathleen Kennedy Townsend, presidente dell’Institute for Human Virology e del Global Virus Network.
SALUTE ED EQUITA’ SOCIALE
Equità e salute le tematiche protagoniste della giornata di mercoledì 17, per interpretare e immaginare soluzioni per modelli di sviluppo sociale più equi e inclusivi. L’intervento introduttivo è a cura di Santino Severoni, direttore del Global Health and Migration Programme della World Health Organization, a cui seguiranno Richard Horton, capo redattore della rivista “The Lancet”, Francesca Simonelli, professore di Malattie dell’Apparato Visivo presso l’Università degli Studi della Campania, la quale parlerà delle terapie oculari avanzate al tempo di COVID-19. Andranno in scena, inoltre, due tavole rotonde dedicate a capire come colmare le differenze di accesso ai servizi sanitari, sociali ed educativi. Tra gli ospiti: Susanna Mantovani, professore onorario di Pedagogia Generale e Sociale dell’Università Bicocca; Chiara Saraceno, professore di Sociologia della Famiglia all’Università di Torino; e Maurizio Ferrera, professore ordinario di Scienza Politica dell’Università di Milano. La prima tavola rotonda sarà dedicata alle disuguaglianze sociali provocate dalla pandemia sul capitale umano, ad esempio in riferimento alla didattica a distanza; mentre la seconda affronterà il tema della “pandemia occulta” con Paolo Veronesi; Federico Chinni, amministratore delegato di UCB Pharma, uno dei top sponsor della Conferenza; Stefano Savonitto, direttore di Cardiologia all’ospedale di Lecco; Luigi Boano, Oncology general manager di Novartis Farma. Disparità nell’accesso ai servizi e conseguenze importanti non ancora del tutto comprese e quantificate sono le cause di una pandemia rimasta nascosta che ha creato ostacoli e divisioni anche con l’aumento delle morti “indirette”, associate a patologie come quelle croniche, oncologiche, cardiologiche e neurologiche.
AMBIENTE E INCLUSIONE SOCIALE
La giornata conclusiva sarà dedicata all’ambiente, all’ecologia e all’”Art for Peace Award”. Che ruolo hanno avuto le attività antropiche nell’emersione del SARS-CoV-2? E cosa dobbiamo attenderci in futuro? Il deterioramento degli ecosistemi naturali in che modo genererà impatti negativi? E ancora.. Che cosa si intende per “giustizia ambientale” e come questa si riflette nella società? A trattare questi temi saranno David Morens, senior advisor del National Institutes of Health; Paolo Vineis, professore ordinario di Epidemiologia Ambientale all’Imperial College; Carlo Alberto Redi, presidente del Comitato Etico di Fondazione Umberto Veronesi e professore ordinario di Zoologia all’Università di Pavia. In chiusura, torna l’Art for Peace Award, che premia la Federazione Italiana Associazioni Fotografiche con Denis Curti, direttore artistico di “Casa dei Tre Oci” di Venezia e della Galleria STILL di Milano; Roberto Rossi, presidente della Federazione Italiana Associazioni Fotografiche; Davide Ferrario, regista, e Marco Gastel, manager di artisti e autori musicali.
SESSIONI LIVE PER LE SCUOLE SUPERIORI
Da martedì 16 a venerdì 19 novembre, si terranno anche quattro sessioni live online, al mattino, dedicate agli studenti degli ultimi due anni delle scuole superiori italiane. Un modo per condividere spunti, riflessioni e opinioni sugli argomenti trattati con alcuni relatori della Conferenza, che interagiranno in diretta con gli alunni. Gli incontri saranno moderati da Giulia Innocenzi, giornalista e conduttrice televisiva, e vedranno la partecipazione di Elly Schlein, vicepresidente e assessore al Contrasto alle Disuguaglianze e Transizione Ecologica della Regione Emilia Romagna, e Serena Giacomin, presidente di Italian Climate Network. Dal 22 al 26 novembre sono previste anche speciali proiezioni cinematografiche dedicate alle scuole, in collaborazione con Anteo Palazzo del Cinema. Animeranno i dibattiti con gli studenti Emanuela Mancino, professoressa di Filosofia dell’Educazione dell’Università Bicocca; Manuela Monti, ricercatrice della Fondazione IRCCS del Policlinico San Matteo di Pavia, e Carlo Alberto Redi, professore di Zoologia dell’Università di Pavia.