«Il lancio del primo razzo Kairos è stato eseguito, ma abbiamo preso una misura per interrompere il volo». La startup Space One ha rilasciato questo commento dopo quanto accaduto nelle scorse ore. Il razzo costruito dall’azienda giapponese è infatti esploso pochi secondi dopo il lancio, avvenuto nello Space Port Kii, nella regione di Wakayama, in Giappone. Qui sotto pubblichiamo il video di quanto successo.
Cosa trasportava il razzo esploso di Space One?
L’obiettivo della società era di effettuare il decollo per portare in orbita un satellite in meno di un’ora. Come spesso accade in queste situazioni il lancio era stato più volte posticipato per una serie di problematiche. Esplosioni simili sono molto frequenti nella space economy, soprattutto in ambito startup.
Stando a quanto riportato da Reuters, il razzo Kairos segue una procedura di lancio in buona parte automatizzata, richiedendo la presenza di meno di 20 persone. In caso di anomalie o problemi è il veicolo stesso a procedere all’autodistruzione.
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Come anticipato, non sono nuovi questi incidenti. Basti pensare al percorso compiuto da SpaceX, l’azienda di Elon Musk che oggi collabora con la NASA. Nei primi anni Duemila l’ex startup ha registrato numerosi lanci falliti, uno in fila all’altro, arrivando sul punto di fallire come ha spiegato Walter Isaacson nella recente biografia dedicata all’imprenditore sudafricano. Per quanto, a primo impatto, possano sembrare insuccessi, sono fasi comunque fondamentali per capire gli errori da non ripetere.
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Fondata nel 2018, Space One ha sede a Tokyo. Alto quasi 20 metri, Kairos pesava 23 tonnellate e trasportava un satellite del Cabinet Satellite Intelligence Center, che si occupa di spionaggio. Come si legge sul New York Times, la startup è una delle tante che in Giappone sviluppa e fa ricerca per la space economy. Il settore, un tempo dominato da società pubbliche, si sta aprendo da anni in tutto il mondo alle iniziative dei privati.