Secondo le informazioni che arrivano dall’Ucraina, la guerra starebbe registrando un aumento dell’intensità negli attacchi. Un ruolo fondamentale nell’offensiva di Mosca viene giocato dai droni. Meno di una settimana fa la vittoria di Donald Trump alle elezioni USA ha costretto gli attori coinvolti a interrogarsi sulle prossime mosse di Washington, dato che il presidente eletto ha più volte detto in campagna elettorale che intende spingere per la fine del conflitto (per i critici ciò significherà uno stop agli aiuti militari a Kiev).
Prima che il tycoon torni alla Casa Bianca esperti militari ritengono che Mosca vorrà fare il possibile per indebolire l’Ucraina e cristallizzare così la situazione sul campo in vista di possibili trattative. Tale strategia si sta appoggiando molto sui droni per indebolire Kiev, che a sua volta utilizza da tempo simili mezzi bellici.
Putin, i piani per armarsi con i droni
Nei mesi scorsi Putin ha detto che punta ad armare l’esercito con 1,4 milioni di droni, dieci volte di più rispetto a quelli che aveva a disposizione nel 2023. Per fare tutto questo l’economia russa, riconvertita per lo sforzo bellico, non sta facendo tutto da sola.
A spedire droni in Russia ci sono alcuni alleati come l’Iran. Il regime degli Ayatollah, in prima linea anche nella guerra contro Israele in Medio Oriente, ha esportato verso Mosca mezzi e tecnologie per supportare l’invasione dell’Ucraina, spingendo fra l’altro l’Ue ad adottare nuove sanzioni contro persone e aziende.
The Iranian regime’s support to Russia’s war of aggression against Ukraine is unacceptable and must stop.
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) October 14, 2024
I therefore welcome the adoption of our sanctions against individuals and entities in response to Iran’s drone and missile transfers to Russia.
More is needed.
A febbraio 2024, come riporta il Fatto Quotidiano, Mosca avrebbe pagato 1,8 miliardi di dollari per una commessa di droni spedita dall’Iran. Teheran sta investendo su simili tecnologie, come dimostrano anche i ripetuti attacchi contro Tel Aviv. Ma c’è anche un altro soggetto che sta aiutando la Russia nello scontro. Si tratta della Cina.
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Secondo Reuters, è in corso un piano per produrre droni a lungo raggio in Cina che saranno poi utilizzati sul fronte ucraino e nelle future guerre di Mosca. Il ruolo di Pechino nella guerra è rilevante, come dichiarato nei giorni scorsi dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in visita in Cina. Il Capo dello Stato ha chiesto al leader Xi Jinping di dare un contributo affinché la guerra cessi.