Più che una recensione, questa sarà un’anteprima dettagliata dello Xiaomi 14T che ci ha tenuto compagnia nelle ultime due settimane dal momento che molte delle feature collegate all’IA, centrali nell’economia del device, non erano ancora scaricabili e utilizzabili. Perciò ci riserviamo di tornare sull’argomento quando le avremo potute provare a fondo.
Cosa aspettarsi da Xiaomi 14T
Anche se questo Natale gli occhi degli acquirenti saranno tutti puntati su MIX Flip, in grado di incuriosire sia chi cerca un prodotto diverso dalla massa dal momento che è pieghevole e ha lo schermo esterno, sia chi vuole un prodotto potente per via del suo processore Snapdragon 8 Gen 3, i due Xiaomi 14 T (base e modello Pro) sono comunque quanto più si possa essere vicini al concetto di flagship.
Anche perché il MIX Flip ha un costo non indifferente, circa 1.300 euro, perciò il costruttore di Pechino ha saggiamente introdotto nella finestra natalizia altri due modelli che rispondessero alle esigenze di chi ha a disposizione discrete cifre ma non vuole per questo arrivare a sborsare più di un migliaio di euro per uno smartphone. Da questo punto di vista Xiaomi 14T è senza dubbio il modello in grado di bilanciare perfettamente la propria dote tecnologica con il prezzo.
Lo troverete infatti nei negozi a 649,90 euro nella variante da 12+256 GB, mentre la versione Pro parte da 799.90 euro con gli stessi tagli di memoria (di tipo UFS 4.0, quindi tra le più veloci oggi in commercio). In cambio avrete (qui parleremo solo delle specifiche dello Xiaomi 14 T e non anche del Pro in quanto abbiamo potuto testare il primo) un Mediatek Dimensity 8300 Ultra e, sul fronte connettività abbiamo la compatibilità con Wi-Fi 6e Bluetooth 5.4 e all’NFC.
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Prima di chiudere la pagina dedicata alle connessioni puntualizziamo che il il Pro supporta il Wi-Fi 7. Fate dunque le vostre dovute considerazioni: al momento lo standard multi gigabit IEEE 802,11be non è ancora diffuso specie qua in Italia, ma dato il costo dei due smartphone giusto anche pensare alle prestazioni proiettandole su ciò che potrebbe accadere tra quattro-cinque anni. Il modello è poi dual SIM.
Ma il vero protagonista è senza dubbio il gruppo di obiettivi fotografici. Xiaomi 14T utilizza lenti Leica sul sensore Sony IMX906 da 50 Megapixel f/1.7 da 23 mm, il tele da 50 megapixel F/1.9 da 50 mm e la Ultra Wide da 12 Megapixel f/2.2 da 15 mm. Ma soprattutto c’è tanto software – e tanta AI – a fare da corollario, declinata in modalità che permettono non solo di avere una maggior definizione senza doversi preoccupare delle impostazioni, ma anche una miglior qualità per gli scatti notturni. La modalità MasterCinema interviene persino sui video giocando sul fuoco sui volti dei soggetti ripresi, a seconda di chi volete porre in primo piano.
Oltre a migliorare la qualità dei vostri scatti, l’Intelligenza artificiale di bordo è stata declinata in vari modi, da Google Gemini che può farvi da assistente virtuale e cercare particolari nelle vostre foto con l’opzione Circle to search, all’AI Interpreter che si ripromette di tradurre in tempo reale, dal vivo semplicemente porgendo lo Xiaomi 14T sotto il naso di chi parla – ma anche durante una chiamata o una riunione – una lingua differente. Funzionalità a dir poco utile, tanto sul lavoro quanto in giro per il mondo durante viaggi di piacere, che non vediamo l’ora di mettere alla prova.
Interessanti anche le funzionalità AI legate alla possibilità di riassumere e verbalizzare riunioni o aggiungere sottotitoli in tempo reale a video in streaming. Infine, come al solito chiudiamo la recensione del nostro Xiaomi 14T parlando della batteria: il taglio scelto è da 5000 mAh che garantisce – dicono da Pechino – fino a 1600 cicli di ricarica completi. Noi possiamo dirvi che nelle due settimane di utilizzo siamo riusciti a portarlo anche ben oltre la singola giornata, ma l’arrivo delle funzionalità legate all’Intelligenza artificiale quasi certamente influirà sull’autonomia.
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Per tutta la recensione ci siamo focalizzati sulle specifiche del modello testato, lo Xiaomi 14T ignorando quelle del Pro (che per molti aspetti è quasi in linea). Con riferimento alla batteria dovete comunque sapere che il modello base presenta ricarica rapida da 67 W mentre il Pro, dotato del medesimo taglio, si spinge però fino a 120 W ed è disponibile pure quella wireless da 50 W. Insomma, fate le vostre opportune valutazioni, tenendo anche presente che in entrambi i casi dovrete acquistare i caricabatterie rapidi, assenti dalle confezioni come vuole la recente normativa europea.
Siamo dunque giunti in fondo alla disamina delle specifiche dello Xiaomi 14T. Come si intuisce, abbiamo per le mani un device con caratteristiche tecniche di pregio, peraltro racchiuse in una scocca elegante dal frame in metallo, backcover in vetro. Il modello base, ictu oculi, è meno bombato del Pro, probabilmente perché in quest’ultimo occorreva fare più spazio alla componentistica maggiormente avanzata (dissipatore incluso, che è più performante). Ma a parte questo dettaglio, le due versioni sono identiche. E in grado di fare entrambe ottime foto e ottimi video.