C’erano una volta gli smartphone di fascia bassa, media e alta. C’erano ma non ci sono più, o meglio, stiamo assistendo a una progressiva erosione del segmento intermedio, oggigiorno capace di presentare – a prezzi concorrenziali – specifiche tecniche un tempo esclusive dei prodotti più costosi. Come accade col nuovissimo Redmi Note 14 5G che per 300 euro consegna all’utenza uno schermo AMOLED capace di sorprendere.
Redmi Note 14 5G, oltre allo schermo
La prima volta che si accende l’ultimo nato in casa Redmi si viene letteralmente abbagliati dal display AMOLED da 6,67 pollici (ben al sicuro sotto il vetro Corning Gorilla Glass 5) che, con il suo refresh rate di 120 Hz, la luminosità massima di 2100 nit, la densità di circa 395 ppi, la risoluzione Full HD+ e il supporto HDR10+ non solo riesce a competere con competitor più costosi, ma diventerà presto il posto preferito in cui guardare le proprie serie Netflix e Amazon Prime tutte le volte che si è in giro.
Chi, come noi, viaggia spesso per lavoro sarà già abituato a guardare filmati o interi film sullo smartphone: solitamente è una soluzione di ripiego e di fortuna dovuta alla dimenticanza del tablet a casa o al laptop scarico. Con Redmi Note 14 5G ci siamo invece ritrovati a utilizzarlo volutamente proprio per la resa offerta dal pannello.
La batteria da 5110 mAh del resto fornisce carica a sufficienza da non dover temere che la visione del film venga interrotta sul più bello o ci lasci poi a piedi nel corso della giornata, magari quando abbiamo bisogno di telefonare o di utilizzare Maps. La ricarica rapida a 45W permette comunque di entrare in una caffetteria e resuscitare il cellulare in breve tempo, anche se purtroppo il caricatore non è incluso nella confezione e andrà perciò acquistato a parte.
Insomma, tutto perfetto? Non proprio. Diverse cose non ci sono piaciute e sono tutte afferenti al blocco degli obiettivi. A iniziare dalla sporgenza dello stesso: chi ci segue sa che solitamente non analizziamo mai il design di un device perché risponde a gusti squisitamente soggettivi. Qui però, come ai tempi del Google Pixel 9 Pro, dobbiamo far notare che la soluzione sbilancia persino lo smartphone quando lo si appoggia sulle superfici. E potrebbe anche causare qualche problema in tasca, specie se si indossano pantaloni aderenti.
Nonostante questo, Redmi Note 14 5G conserva comunque una linea molto elegante e giovanile: insomma, è molto carino da vedere e, probabilmente, a colpo d’occhio può passare anche per un device di fascia alta. Complici le tre varianti cromatiche: Midnight Black, Mirror Porcelain White e Phantom Blue. Ma, come si diceva, gli obiettivi non ci hanno convinto per un doppio ordine di ragioni. Il primo è legato alla sporgenza mentre il secondo è dovuto ai limiti del teleobiettivo da 12 MP con zoom ottico 3x che non è in grado di offrire una qualità degna del sensore principale da 108 MP. Vero: un sensore simile su un medio-gamma è più unico che raro, dunque da qualche parte il costruttore cinese avrebbe dovuto pur risparmiare. Però è un peccato, tutto qui.
Buono pure il sensore ultra-grandangolare da 8 MP che sfrutterete appieno nel caso siate amanti di paesaggi, mentre nulla da eccepire per la frontale da 20 MP che permette di fare videochiamate e video social nitidi, dettagliati e cromaticamente bilanciati. I 108 MP del sensore sono utilissimi sul lavoro tutte le volte in cui dovrete fotografare un documento tenendo alti i dettagli dello stesso: una modalità ad hoc vi consentirà di realizzare immagini che successivamente con programmi grafici potrete ingrandire a piacimento per rielaborarli senza temere distorsioni i pixellamenti.
Se proprio volessimo trovargli un difetto, potremmo dire che il Redmi Note 14 5G con il processore MediaTek Dimensity 7025 – e 6 o 8 GB di RAM LPDDR4X – non è uno smartphone per il gaming spinto. Ed è così: esistono altri device per giocare con maggior soddisfazione ai videogame più esosi in circolazione. Ma le sue specifiche lo rendono comunque eccellente per l’uso quotidiano e per il ricorso all’AI che, come sappiamo incide, e non poco sulle prestazioni di un cellulare. Per quanto riguarda lo storage, il dispositivo utilizza memorie UFS 2.2, disponibili in tagli fino a 256 GB.
Insomma, questo Redmi Note 14 5G è un medio gamma solo per il prezzo, perché le specifiche tecniche invece sono più da smartphone di qualità alta, a patto che non si stia utilizzando un device per videogiocare, nel qual caso i limiti emergono abbastanza prepotentemente. Forte di un display ad alto impatto e di un sensore principale da ben 108 MP, ha dalla sua un buon taglio di batteria. Le linee pulite ed eleganti completano la sensazione di trovarsi di fronte a un prodotto premium.