Quindici soluzioni hi tech, nove tasche e quattro modelli diversi per rispondere ad ogni evenienza. Ecco la giacca del futuro che ha spopolato su Kickstarter (e che ora riparte su Indiegogo).
Device
Eko Devices ha creato uno stetoscopio intelligente che permette, grazie a un’app, di registrare e risentire quello che il medico ha ascoltato. Ma questo è solo il punto di partenza per un obiettivo più ambizioso: diventare lo Shazam della medicina.
Un virtual coach made in Italy analizza le mosse dei giocatori di pallavolo in tempo reale. Simula tattiche e strategie, analizza i dati dei giocatori e aiuta a prevedere le mosse dell’avversario. L’app è già in uso presso la Nazionale Maschile Slovena.
Grazie a questo piccolo strumento, le superfici solide della nostra casa possono diventare un telecomando in grado di accendere o spegnere le luci, avviare lo stereo, attivare sistemi di sicurezza. E molto altro. Come? Semplicemente bussando.
L’applicazione è nata per mettere in contatto le persone che hanno subito un attacco di cuore improvviso con altre in grado di praticare le manovre salva-vita. Ha vinto un premio per startup innovative e ora inizia una collaborazione con la Regione Liguria.
Aipoly, ideato da Alberto Rizzoli (22) e Marita Cheng (26), è uno dei 5 progetti selezionati per essere presentati alla cerimonia di chiusura della Singularity University. Un privilegio per pochi e che dimostra la validità di questa app per ciechi e ipovedenti.
È di un italiano trapiantato in America l’idea di realizzare un dispositivo che monitora lo stato di salute del nostro cane. Finanziato su Kickstarter, FitBark comunica al nostro smartphone i dati raccolti e li invia, se necessario, al nostro veterinario
Questo piccolo device traccia e studia il sonno monitorando le condizioni ambientali della camera da letto. Una volta che è stato collocato sul comodino, è in grado di combinare insieme i dati del sonno con le caratteristiche della stanza dove una persona riposa.
La startup che ha creato LetEmbrace è stata fondata dalla ventiquattrenne italiana Maria Beatrice Giovanardi ed ha sede nel Campus London di Google. Obiettivo? Garantire il diritto alla sicurezza, con l’aiuto di tutti.
Riflettere il segnale proveniente da un router invece di generarlo per rendere le trasmissioni wifi più veloci. Al Jet Propulsion Laboratory della Nasa sono sicuri che funzionerà anche per gli astronauti