Touch è uno stilo tattile che permette al designer di realizzare un progetto con il minor numero di limitazioni possibile. Imitando l’atto dello scolpire, è possibile percepire realmente il progetto a cui si lavora e il materiale di cui è fatto.
La percezione della terza dimensione in ciò che ci circonda è talmente naturale e innata, che raramente ci si chiede da cosa deriva. In quanto esseri tridimensionali, ci risulta facile distinguere un disco da un pallone da calcio o un foglio da una scatola di scarpe.
La rivoluzione di Giotto
Sin dall’antichità, gli artisti si sono interrogati su come rappresentare la profondità e il volume della realtà. E nonostante tentativi vani, nonostante anni di dedizione e ricerca, è solo all’inizio del Trecento che alla pittura viene regalata la terza dimensione. Senza la prospettiva, seppure empirica, introdotta da Giotto, non ci sarebbe stata quella più sistematica di Brunelleschi.
Volti, oggetti e ambienti sarebbero rimasti piatti sulla tela, come la casetta con il camino fumante che ognuno di noi ha disegnato all’asilo! La ricerca sulla terza dimensione non si è certamente fermata nel Rinascimento.
Eppure la riproduzione della realtà tridimensionale è sempre avvenuta muovendo matite e pennelli su un piano bidimensionale. Fino ad ora.
Tridimensionalità
Come Giotto secoli fa ha fatto la rivoluzione inserendo la tridimensionalità nella pittura, così oggi 3D Systems la fa inserendo la tridimensionalità nell’atto stesso di disegnare. Il prodotto di cui parliamo si chiama 3D Touch Stylus e riduce al minimo il gap che c’è tra i mondi 2D e 3D, consentendo di modellare in maniera più intuitiva.
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3D Systems è un’azienda statunitense da sempre impegnata nel fornire soluzioni per la progettazione 3D. Dalle stampanti ai materiali, dai software agli strumenti di modellazione, l’obiettivo di 3DS è quello di mettere le più recenti tecnologie al servizio di svariati settori. Rompendo gli schemi tradizionali, l’azienda si è sempre preoccupata di creare un futuro più vicino alle esigenze di chi lavora nel campo del 3D.
Touch è, infatti, uno stilo tattile che permette al designer di realizzare un progetto con il minor numero di limitazioni possibile. Imitando l’atto dello scolpire, è possibile percepire realmente il progetto a cui si lavora e il materiale di cui è fatto. Viene, a tale scopo, fornito un software di modellazione, Cubify Sculpt, che fa da supporto a Touch e restituendo feedback meccanici durante la modellazione.
Cosa fa il software
Il software consente di dare forma alle idee servendosi di una “creta virtuale”. Partendo da una scatola, una sfera o un cilindro, chi lo utilizza può allungare, schiacciare e scolpire il blocco iniziale, raggiungendo più facilmente il risultato. Questa nuova concezione di modellazione come scultura è ideale per realizzare figure umane o animali e quindi si presta bene all’impiego nel mondo dell’animazione. Ma allo stesso tempo trova spazio anche nel settore biomedicale, favorendo la progettazione di modelli biomimetici ad alta precisione.
È possibile controllare la pressione che si esercita sul blocco di creta e l’estensione del contatto
Insomma, non bisognerà più avere chissà che feeling con software come CAD, perché a guidare la modellazione 3D non sarà più un cursore ma, letteralmente, la nostra mano. Catapultato nell’era della scultura digitale, chiunque voglia approcciarsi alla stampa 3D potrà farlo in maniera più semplice e immediata.
Il maker che è in ognuno di noi potrà venir fuori, non più ostacolato dall’esigenza di grosse competenze tecniche. Garantendo la piena consapevolezza dello spazio 3D, Touch rende intuitiva la progettazione. Senza dubbio è il ponte tra digitale e reale che i designer aspettavano.
Andrea la Frazia