La startup israeliana fondata da Yitzi Kempinski nel 2010 ha prodotto nel 2014 il primo gioco basato sul movimento oculare e oggi si prepara a conquistare il mercato della diagnostica medica con i suoi dispositivi di eye-tracking
Forbes l’ha definita come una delle 10 “health tech” companies che cambieranno il mondo: si chiama uMoove ed è una startup israeliana fondata nel 2010, che commercia app per trasformare un semplice smartphone in un dispositivo di eye-tracking. Grazie a una serie di algoritmi, uMoove è in grado di catturare e analizzare i nostri movimenti oculari.
Le applicazioni di questa tecnologia sono molte, ed essa è attualmente concessa in licenza a decine di produttori di hardware e software per giochi, sistemi di pubblicità, applicazioni di realtà aumentata wearable. Al momento, secondo quanto si apprende dal loro sito web, sarebbero una ventina i brevetti depositati.
All’inizio del 2014 uMoove ha lanciato il primo gioco su App Store, che consente ai giocatori di controllare i loro movimenti muovendo semplicemente la testa. In altre parole l’avatar si dirige dove l’utente in quel momento sta guardando. Secondo quanto raccontato dal giornale GeekTime nel gennaio 2014, uMoove avrebbe usufruito di un finanziamento di un milione di dollari.
La tecnologia di Umoove al servizio della medicina
La tecnologia di Umoove si basa su due pacchetti di sviluppo, quelli che vengono comunemente definiti SDK (Software Development Kit): FaceSDK e EyeMovementSDK, entrambi disponibili sia per iOS che per Android. FaceSDK è aperto per gli sviluppatori che stanno cercando di integrare il face-tracking in applicazioni nuove o esistenti mediante un processo plug and play. EyeMovementSDK è invece in fase beta ed è aperto alla collaborazione con possibili nuovi partner.
La frontiera più interessante per il prossimo futuro agli occhi della compagnia israeliana è però quella delle nuove applicazioni mediche ed è per questo che nel gennaio 2015 uMoove ha lanciato la prima training-app per testare il livello di attenzione dell’utente, basata sull’ eye-tracking. Ma la sfida è ancora maggiore.
Deficit dell’attenzione e iperattività, commozioni cerebrali, ictus, autismo e morbo di Parkinson, solo per fare qualche esempio, sono tutte patologie per le quali l’analisi dei movimenti oculari può dirci qualcosa a livello di diagnosi. E si sa che quello dell’e-health è uno dei mercati più fecondi per lo sviluppo di nuove tecnologie.
In questa direzione, l’idea di Yitzi Kempinski, il fondatore di uMoove, è che senza hardware aggiuntivi qualsiasi cellulare possa diventare un dispositivo medico avanzato per diagnosticare e monitorare l’attività del cervello.
L’obiettivo di uMoove per il futuro è quello di utilizzare questa tecnologia per la diagnosi di malattie neurologiche, anche se questo passo in avanti dipenderà dagli esiti dei test clinici e dall’approvazione della FDA.