Per noi italiani prendere il caffè è un rito, un momento di catarsi. Possiamo essere nervosi, come pure in ritardo, ma il tempo per una pausa caffè lo troviamo. Per questo qui in StartupItalia seguivamo da tempo l’evolversi della startup spagnola Incapto, nata in piena pandemia dall’incontro fortunato tra i co-founder Francesc Font, Joaquim Mach e l’assaggiatrice professionista di caffè Beatriz Mesas, con l’obiettivo, oltre a quello di regalarci un ottimo estratto della nostra bevanda preferita, di fare del bene al pianeta. Come? Tornando all’uso dei chicchi così da evitare che le rimanenze industriali del packaging di 60 miliardi di capsule di caffè prodotte ogni anno nel mondo finiscano in discarica o negli inceneritori.
L’importanza della pausa caffè
La missione che s’è data Incapto ha attirato un buon numero di investitori. Lo scorso marzo questa giovane B-Corp ha chiuso un round di investimento da 6 milioni di euro guidato dal fondo italiano VC P101 e supportato dai soci JME Ventures, Atresmedia, dal fondo portoghese Bynd e dal family office della famiglia Drago – gruppo De Agostini. L’operazione, ci hanno fatto sapere, consentirà alla realtà iberica di proseguire il suo percorso di espansione europea cominciato in Italia, Francia e Portogallo.
Prova con mano di Incapto Aura
Ma vediamo ora di raccogliere i frutti del lavoro dei tre startupper, provando con mano la qualità della loro Incapto Aura, la macchinetta che si prefigge di farci assaggiare un espresso buono come quello del bar, dato che, anziché funzionare con la miscela tradizionale o con le capsule (che appunto inquinano troppo), macina i chicchi. Come al bar, appunto.
Si tratta sicuramente di una macchina piuttosto costosa, specie se sceglierete l’opzione che non prevede la sottoscrizione per la somministrazione nel tempo dei chicchi di caffè della linea Incapto. In quel caso, infatti, per averla dovrete sborsare 439 euro. Che scendono a 339 optando per la consegna periodica. Ma, come si è detto poco sopra, per noi italiani il momento del caffè è una liturgia laica, quindi anche se la spesa è di tutto rispetto, siamo certi che in molti correranno nell’e-commerce della startup. E infatti in nemmeno tre anni l’azienda catalana ha già raggiunto 20mila clienti.
Dopo aver provato almeno una parte della linea di caffè Incapto, vi possiamo suggerire l’abbonamento, perché si tratta di chicchi tostati di ottima qualità, anche grazie ai materiali delle confezioni che consentono di preservare aroma e fragranza del prodotto. Non ha invece un uguale aspetto premium, risultando un pochino plasticosa, la macchinetta del caffè Incapto Aura, comunque bella da vedere e in grado di rappresentare un degno completamento d’arredo di ogni cucina, in casa o in ufficio.
Nonostante l’aspetto professionale, la Incapto Aura si monta in un attimo: le istruzioni praticamente non servono se non per comprendere quali sono le operazioni di pulizia quotidiana da compiere (dietro al vassoio c’è il cestello della bratta, mentre di lato, a scomparsa, il filtro: entrambi possono essere lavati sotto l’acqua corrente) e il significato delle icone che compaiono sul visore frontale dopo aver premuto il pulsante ON.
Il contenitore dell’acqua da un litro e mezzo – come spesso accade trasparente per capire ictu oculi se va rabboccato – è nella parte posteriore della macchinetta, mentre i chicchi si caricano dall’alto, in uno scomparto a scomparsa che ne raccoglie poco più di 100 grammi alla volta (le specifiche parlano di 150 grammi), che consentono di fare una quindicina di espresso. Tutte operazioni facili, immediate, che possono essere compiute senza sporcarsi e, soprattutto, che ci hanno permesso di valutare la solidità di costruzione della Incapto Aura.
Messa l’acqua e caricata la parte superiore coi chicchi sarà sufficiente scegliere la tipologia di caffè (c’è pure quello americano, extra lungo o la possibilità di optare per il caffelatte) e il numero di tazzine da riempire (i due beccucci consentono di fare 2 caffè espresso simultaneamente) premendo l’iconcina corrispondente: in meno di trenta secondi la macchina, che effettua un rumore curioso, simile a quello di una stampante, preparerà un ottimo caffè. Chiudiamo con un veloce sguardo alle dimensioni della Incapto Aura: 31,5 cm e mezzo di altezza, 40,5 cm di profondità e poco più di 18 centimetri di larghezza.
Insomma, eravamo davvero curiosi di saggiare le potenzialità di questa startup che stavamo seguendo da un po’ e assaggiare il caffè della loro macchina Incapto Aura e il risultato è di tutto rispetto. In un mercato tendenzialmente chiuso e dominato dai soliti grandi player fa piacere vedere giovani e arrembanti realtà farsi largo con prodotti di qualità. E ora, se volete scusarci, è arrivato il momento della nostra pausa caffè.