Disponibili al cliente a 79,99 euro (sul sito ufficiale in promozione), Creative porta sul mercato italiano il nuovo modello di cuffie a un buon rapporto qualità-prezzo con un audio olografico che permette di simulare un impianto surround multicanale. Ma non è tutto oro quello che luccica. Scopriamo perché.
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Cuffie Zen Hybrid SXFI, cosa non convince
Mentre le cuffiette wireless bluetooth della stessa linea, le Zen Air SXFI, ci avevano convinto, le cuffie grandi non ci convincono al 100% anche se, come accennato, complessivamente il rapporto qualità-prezzo di questo prodotto è buono. La ragione del nostro scetticismo risiede nel software per l’utilizzo in modalità di spazializzazione dell’audio SXFI (Super-XFI) di quarta generazione, che passa da una scansione iniziale della forma dell’orecchio, tramite l’app, e permette di simulare l’ascolto attraverso un impianto surround multicanale. Una volta configurato tutto tramite l’app, l‘effetto SXFI si attiva tramite un tasto predisposto su uno dei padiglioni. Ecco, è proprio l’app a non convincerci perché, anzitutto, se ne devono utilizzare due: una per l’accoppiamento bluetooth e i settaggi base, l’altra per gestire la spazializzazione e fare la scansione dell’orecchio. L’app principale, ogni tanto, va in crash. Non è qualcosa che rende inutilizzabile le cuffie, ma da un prodotto del genere non ce lo si aspetterebbe.
Caratteristiche tecniche delle cuffie Zen Hybrid SXFI
Le cuffie Creative Zen Hybrid SXFI sono over-ear a padiglione wireless, ma con possibilità di connessione col classico jack da 3,5 millimetri, dal design abbastanza classico, dal colore nero o grigio chiaro con alcuni dettagli di colore metallizzato. Il peso complessivo è di 271 grammi e c’è la possibilità di ripiegare i padiglioni. Ogni padiglione ha un singolo driver al neodimio da 40 millimetri (con risposta in frequenza di 20-20.000 Hz) e cuscinetti in memory foam (comodi ma che si vanno schiacciando un po’ troppo verso l’orecchio a discapito del comfort), e integra al suo interno anche i microfoni, che sono 5, omnidirezionali, con una risposta di 100-10.000 Hz. I comandi sono fisici, a pulsante, ma c’è anche la compatibilità con gli assistenti vocali (Siri e Google Assistant).
La connessione wireless avviene tramite lo standard Bluetooth 5.3 che, oltre ad abbassare moltissimo la latenza, permette anche di connettere due dispositivi contemporaneamente. I codec audio con cui queste cuffie sono compatibili sono due, AAC e SBC, mentre i profili Bluetooth disponibili sono quattro, cioè HFP, A2DP, AVRCP e HSP.
C’è la cancellazione del rumore (ANC) adattiva, anche di tipo ibrido, e c’è la modalità ambiente che permette di far passare i rumori esterni senza doversi togliere le cuffie. La batteria è da 500 mAh, con un’autonomia dichiarata dall’azienda fino a 70 ore con ANC disattivato. La cancellazione attiva del rumore, in questo caso ibrida, e modalità trasparenza. Nella confezione è presente anche una sacca per un trasporto più sicuro.
I punti di forza delle cuffie Zen Hybrid SXFI
Tramite l’equalizzatore e i preset per film e giochi, l’utente può personalizzare a piacimento le frequenze, mentre senza aggiungere un’equalizzazione specifica le cuffie tendono ad enfatizzare le frequenze medie, per permettere un uso il più generico possibile. Per il gaming e i film, questa tecnologia è particolarmente interessante perchè se è necessario perdere un po’ di tempo per la configurazione iniziale, alla fine la differenza si sente ed è quasi sempre piacevole, migliorando la resa sonora senza andare troppo a discapito dei suoni originali.
La modalità ibrida, che regola automaticamente la quantità di rumore cancellato, e quella per la trasparenza è ben tarata. Consigliate, quindi, soprattutto agli appassionati di videogames e per godersi un film, non consigliate a chi non ha troppa pazienza per tarare bene le varie opzioni o smanettare un po’ sull’app.