Punta del trittico composto dal Watch Pro 2 (che abbiamo recensito qui) e dagli auricolari Buds Pro 2 (qui la nostra prova con mano), il CMF Phone 1 persegue le finalità del brand nel portafoglio di Nothing, l’azienda hi-tech di Carl Pei, proponendo uno smartphone per tutte le tasche – 239 euro per la versione 8/128 GB e 269 per quella 8/256 GB -, sicuramente bello da vedere e giovanile date le colorazioni disponibili (anche se purtroppo manca la variante blu apprezzata con l’orologio e le cuffie) senza però rinunciare alla qualità hardware e software.
CMF Phone 1, la recensione
La scommessa di Nothing con questo trittico CMF sembra infatti essere quella di non presentare i soliti dispositivi entry level basici a livello di prestazioni e bruttini da vedere e da tenere in mano, sorprendendo l’utenza con caratteristiche inattese. Per ciò che concerne gli auricolari e lo smartwarch si può dire che l’obiettivo sia stato raggiunto, vale anche per il CMF Phone 1?
Cosa c’è e non c’è nel CMF Phone 1
Iniziamo dando una veloce occhiata alla confezione. Veloce anche perché, oltre allo smartphone, al cavo e al pungolo per l’estrazione della SIM (un ago insolitamente stiloso, bisogna riconoscerglielo) non c’è altro, sia per l’esigenza di mantenere bassi i costi sia in ottemperanza alla nuova legge europea sui Raee, i rifiuti elettronici, che di fatto chiede di diminuire la commercializzazione dei caricabatterie quando si affidano a tecnologie standard per ciò che concerne la velocità di ricarica. Tuttavia, almeno una custodia in silicone la avremmo gradita.
Parlando di assenze, non sorprende ma fa sorridere la mancanza del jack per le cuffie che tira la volata all’acquisto in bundle delle già citate cuffie bluetooth Buds Pro 2. Mentre pesa di più l’irreperibilità del chip NFC per i pagamenti, che ci aveva lasciato interdetti anche nella recensione del Watch Pro 2. Passi lo smartwatch, ma ormai da uno smartphone commercializzato nel 2024 ci si attende si possa pagare sfruttando questa tecnologia.
Quanto agli obiettivi, troviamo una sola fotocamera posteriore da ben 50 MP, affiancata da un sensore per la profondità di campo e da una frontale da 16 MP in grado di scattare foto e selfie di qualità. I video si possono registrare a un massimo di 4K a 30 FPS, mentre per i 60 FPS o per poter mantenere attivo l’HDR è necessario scendere al compromesso della risoluzione a 1080p.
Sotto la scorza del CMF Phone 1 troviamo un SoC (il Mediatek Dimensity 7300) di fatto simile al 7200 Pro montato su Nothing Phone (2a): un chipset octa core con processo produttivo a 4 nanometri che fa il paio con la GPU Mali-G615 MC2. Niente di sbalorditivo, verissimo, ma data la fascia di prezzo in cui ricade il device difficile lamentarsi, anche perché segnaliamo una piacevole new entry sul fronte delle memorie per lo spazio di archiviazione da 128 o 256 GB che potranno, per la prima volta in un dispositivo marchiato Nothing, essere espanse fino a un massimo di 2 TB tramite microSD. Sono invece di tipo LPDDR5 gli 8 GB RAM e UFS 3.1. Lato connettività, CMF Phone 1 supporta 5G, GPS, Wi-Fi 6 e Bluetooth 5.3.
Per gli amanti dei numeri diremo che le dimensioni sono pari a 164 x 80 x 8.2 mm e il peso, senza cover, si aggira attorno i 197 grammi: più o meno come la maggior parte degli smartphone entry level oggi in commercio (a iniziare per esempio dal realme C67 che avevamo recensito qui). Oltre al processore anche il pannello rimanda al Nothing Phone (2a): lo schermo è un AMOLED da 6.67″ con risoluzione Full HD+ 1080 x 2400, profondità di colore 8-bit e supporto al formato HDR10+ di cui abbiamo apprezzato – avendolo provato in vacanza e perciò portato con noi al mare e in qualche escursione – la luminosità massima da 2000 nits che lo rende perfettamente leggibile anche sotto al sole.
L’elefante nella stanza naturalmente è la presenza di un sistema operativo proprietario che, per quanto intuitivo e ben realizzato, potrebbe spiazzare chi è abituato ad Apple o Android. Lo stile puntinato e monocromatico può piacere o meno (per questo, rientrando nei canoni della soggettività, non ci esprimeremo, limitandoci a dire che funziona), ma sicuramente è ben studiata l’interattività con gli altri device della famiglia Nothing e CMF, grazie a widget a schermo che permettono di avere tutto sotto controllo.
L’unica incognita quando ci si allontana dai sistemi operativi tradizionali è quella relativa alle patch di sicurezza, non di poco conto considerato che ciascuno di noi ha app bancarie e relative ai propri investimenti. CMF Phone 1 assicura in merito due major update e tre anni di patch di sicurezza e anche sotto questo versante compete più che degnamente con gli altri smartphone entry level che, solitamente, non fanno alcuna promessa in merito.
Parlando di sicurezza, resta da dire che a livello hardware abbiamo il lettore per le impronte digitali che si è rivelato rapido e preciso persino al mare, quando tra salsedine, sabbia e un po’ di umidità fanno i capricci anche i migliori. Mentre non è altrettanto valido il riconoscimento del volto 2D che va in difficoltà appena le condizioni di luce non sono ottimali. A proposito di mare e spiaggia: la resistenza agli elementi si ferma alla certificazione IPX2, ovvero alla caduta di gocce d’acqua con inclinazione massima di 15°. Meglio insomma starci attenti anche e soprattutto perché non sono state rese note le certificazioni dello schermo da 6.67 pollici.
Chiudiamo come di consueto parlando delle prestazioni della batteria, che nel caso del CMF Phone 1 ha un taglio da 5000 mAh che ci ha accompagnato per giornate turistiche piuttosto intense, con giri dalle sette del mattino alle 23, nelle quali è stato utilizzato come navigatore, browser Internet e in qualche sporadica telefonata a casa. In ufficio, invece, siamo riusciti persino a sfiorare le 30 ore.
Insomma, per rispondere alla domanda che abbiamo posto all’inizio di questa recensione, CMF Phone 1 è senza dubbio riuscito a configurarsi come uno smartphone entry level dalle molteplici sorprese e dai pochi difetti. Si tratta di un device che, pur senza eccellere in alcuna specifica, ha dalla sua un ottimo rapporto qualità – prezzo e che permette di portarsi a casa uno smartphone in grado di fare ottime foto, dal sistema operativo sicuramente riuscito e dalla più che degna autonomia. Tutto ciò spendendo relativamente poco.