Un attacco informatico ha compromesso il data center nazionale dell’Indonesia richiedendo un riscatto da 8 milioni di dollari, secondo quanto ha riferito il ministro delle comunicazioni del Paese. L’attacco ha comportato l’interruzione di alcuni servizi governativi, in particolare negli aeroporti, anche se le macchine automatiche non hanno mai smesso di funzionare. Ma chi avrebbe condotto il cyberattack?
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Che cosa si sa sul cyberattack al data center
Il ministro, Budi Arie Setiadi, ha affermato che l’aggressore avrebbe utilizzato una nuova variante del software già esistente, Lockbit 3.0.
Il gruppo di criminali informatici Lockbit è noto per l’utilizzo di ransomware per estorcere le vittime. Il software di riscatto funziona crittografando i dati delle vittime. In particolare, dietro pagamento (spesso in criptovaluta), gli hacker forniscono una chiave di accesso ai dati trafugati. Se la vittima si oppone alla richiesta, i cybercriminali possono minacciare di divulgare o cancellare i dati riservati. Semuel Abrijani Pangerapan, funzionario del ministero delle Comunicazioni, ha affermato che le indagini sono attualmente in corso.